Si complica la strada per il ripristino delle Province. L’Assemblea regionale non riesce a fare passi avanti e le nuove norme tornano in Commissione. Uno stop che mette in discussione la tabella di marcia della maggioranza di centrodestra e dello stesso governo siciliano. Il Presidente Renato Schifani ha spinto sull’acceleratore della riforma della riforma, ma stasera ha dovuto registrare un passo falso della sua coalizione. Canta vittoria il Movimento Cinque Stelle: “L’ok alla nostra proposta del doveroso rinvio in Commissione della raffazzonata e soprattutto incostituzionale legge sulle Province sancisce la bocciatura di Schifani da parte della sua maggioranza, considerato che questa legge è uno dei cavalli di battaglia di questo governo, che a questo punto dovrebbe cambiare rotta e puntare sui reali bisogni dei siciliani, non a questo circo messo in piedi solo per fini elettorali e non certo per fare migliorare i servizi resi ai siciliani. Per il capogruppo grillino all’Ars Antonio De Luca non ci sono le condizioni per andare avanti con quella che considera una forzatura: “”È sconfortante pensare che da mesi stiamo discutendo del nulla, di una legge che non ha ragione d’essere se prima non viene abolita la Del Rio”. Rincara la dose l’onorevole Martina Ardizzone, componente della Commissione Affari Istituzionali dell’Assemblea: “Che questa legge è incostituzionale, lo diciamo da mesi e in tutte le salse e darà la stura ad una pioggia di ricorsi e personalmente sarei io la prima a farlo se mai questa legge dovesse essere approvata con la Del Rio ancora in vigore”. Sulla stessa lunghezza d’onda il pentastellato Angelo Cambiano: “Al netto del merito della questione relativa al disegno di legge sono evidenti i profili di incostituzionalità dello stesso. Senza una definitiva abrogazione della legge Del Rio, la corsa affannosa del governo pare celare esclusivamente intenti elettorali connessi alle imminenti competizioni europee. Cui prodest?”.
