TRAPANI, CONGRESSO PD. SOLUZIONE UNITARIA? INDISCREZIONE DI PASQUALE

27 Ottobre 2023

Eppur si muove, si potrebbe dire. Oppure, con un po’ più di protocollo, “Habemus congresso”. Sta di fatto che il Partito Democratico di Trapani, prima delle 9,30, domenica prossima, alzerà la saracinesca della sua sede (Corso Piersanti Mattarella) e dopo darà spazio al dibattito per eleggere il nuovo segretario cittadino. Il precedente, Andrea Rallo, si era dimesso nel novembre del 2022. Dunque, a quasi un anno dal suo passo indietro ed a qualche mese dal commissariamento per celebrare l’assise dem, affidato al presidente della direzione regionale Antonio Ferrante, i i democratici provano a fare un passo avanti. Il tentativo di trovare una soluzione unitaria è in atto ed è concreto. Le due componenti che si confrontano sono quelle che fanno riferimento al deputato regionale Dario Safina e l’altra che si riconosce nel segretario di federazione Domenico Venuti e nella presidente dell’assemblea provinciale del partito Valentina Villabuona. Non sembra esserci voglia di litigare all’interno del Pd del capoluogo e questa è già una notizia. Ma se equilibrio sarà, dovrà essere concreto e di sostanza. Il Pd sarà chiamato a dettare la sua linea politica nei confronti dell’amministrazione di un suo sindaco. Perché fino a prova contraria, Giacomo Tranchida è un sindaco del Pd e può testimoniarlo con la sua tessera, forse un po’ meno con la sua attività politica e di governo. I dem dovranno dettare la loro linea anche nei confronti delle altre forze di un centrosinistra sempre più sfilacciato e quasi inesistente in città. Un nodo su tutti: lo scontro ormai storico con il Psi, ad esempio. Ma dovrà anche dire cosa intende fare con l’alleato grillino. Non certo alleato a Trapani, dove il Movimento continua a picchiare duro sulle scelte di Palazzo d’Alì. Linea politica che sarà necessariamente affiancata da una nuova classe dirigente che avrà il compito d’interpretarla. Gira un nome per la carica di segretario, anzi, di segretaria. E se fosse quello giusto e vero sarebbe anche questa una novità in casa dem. Le indiscrezioni portano ad Astrid Di Pasquale, candidata non eletta alle Comunali dello scorso fine maggio. Può essere definita una pensatrice libera. Non avrebbe il marchio di nessuna delle due componenti dem e negli anni ha dimostrato capacità critica, autonomia e libertà d’azione. Se toccherà a lei – i giochi però sono ancora tutti aperti – sarà di certo un’occasione importante per il Pd. Avrebbe infatti la possibilità di aprire davvero una nuova fase politica.

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