Qualcuno avverta prima possibile il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida. E’ una questione urgente e di una certa importanza! Da qualche tempo c’è qualcuno che si prende gioco di lui. Si presenta come Giacomo Tranchida e deve anche essere danaroso, perché s’è fatto un ufficio stampa personale, che costa! Potrà anche dividere la somma con qualche amico, ma alla fine tasca canta. Il dilemma è ormai davvero cornuto, perché questo Giacomo Tranchida parla di questioni che riguardano il sindaco Tranchida: l’Università, Piazza Vittorio Emanuele… E lo fa con dovizia di particolari, quasi fosse davvero il primo cittadino di Trapani. Sta quasi soverchiando l’amministratore di Palazzo d’Alì che si limita, dalla sua email istituzionale, a poche note, di ordinaria amministrazione e con un contenuto scarno, quasi burocratico. L’altro, invece, quello che si è appropriato della sua identità e che sa molte cose sull’attività del Comune, vola alto. Pensa alle nuove generazioni, come nel caso dei nuovi corsi universitari, e presenta Trapani come la nuova Sorbona, la nuova Cambridge. Il sindaco, dunque, sempre più dimesso, orfano del social media manager, senza un ufficio stampa per mancanza di bilancio, con l’attività facebookiana ufficiale ridotta all’osso. Ed invece l’altro spavaldo che si permette, per giustificare la stangata sulla Tari, di appropriarsi anche del titolo di sindaco e di coinvolgere tutta la giunta ed ogni singolo componente della maggioranza, salvo poi, in calce alla nota stampa, ostentare la sua sicurezza, chiarendo che non si tratta di una nota del Comune ma dell’ufficio stampa di Giacomo Tranchida. Forse per mostrare, ancora una volta, e di più, la sua forza, per umiliare quasi il sindaco. Chi ha a cuore le sorti del primo cittadino intervenga, faccia qualcosa per fermare questo Giacomo Tranchida che, senza alcun titolo, parla e si atteggia da sindaco che non è. La città non può rimanere indifferente ed ha il dovere di stringersi attorno al suo sindaco. Scendano in piazza i trapanesi, facciano sentire la loro voce. Autiamo il sindaco Tranchida a liberarsi di questo Giacomo Tranchida.
V.M.
