La Sicilia brucia quasi dappertutto. La città di Palermo è stata circondata dalle fiamme. Da Monreale e Bellolampo, anche Capo Gallo. E poi Partinico, Cinisi, Terrasini, Borgetto e Cefalù. Chiusa e poi riaperta l’autostrada Palermo-Mazara del Vallo. Chiuso e poi riaperto l’aeroporto “Falcone e Borsellino”. Catania alle prese con il blackout dovuto alle fortissime temperature. Roghi anche nel messinese. A Trapani le fiamme hanno attaccato Calampiso e costretto ad evacuare dal villaggio 28 persone, recuperare via mare. Fiamme anche nella montagna ericina di San Matteo e nell’area di Segesta, ma anche l’area di Nubia sarebbe interessata dalle fiamme. I Vigili del Fuoco e la Protezione Civile stanno provando in tutti i modi a limitare l’effetto devastante delle fiamme. Durissima la reazione del deputato regionale del Pd Dario Safina: La propaganda del governo Schifani, alla prova del 9, si rivela per quel che è realmente: la Sicilia brucia, nonostante gli sforzi degli operatori, il patrimonio ambientale va perso e l’incolumità dei cittadini messa a rischio. Non possono annunciarsi misure rivoluzionarie a medio termine, senza pensare all’immediato e meno male che le forze di opposizione hanno chiesto a gran voce di utilizzare pienamente i volontari di protezione civile, perché altrimenti i forestali ed i vigili del fuoco avrebbero avuto ancor maggiori difficoltà a contrastare i diversi incendi. La Sicilia sta cambiando colore, sta diventando ‘nera”. Safina affonda il colpo: “Il Governo chieda scusa perché non servono più gli annunci ma fatti concreti. Iniziamo dal potenziare immediatamente il sistema di telecamere nei punti sensibili e diamo subito avvio ai piani di gestione dei boschi, per renderli vivi, affidandoli alle associazioni, agli agricoltori e agli allevatori, così da avere una implementazione del controllo sul campo. E poi attendiamo da mesi il piano di rimboschimento della Sicilia: quando dovrà ancora durare l’attesa?”. Si fa sentire anche la Cisl: “Siamo vicini a tutti i cittadini che da ieri sera vivono momenti davvero angoscianti per via degli incendi, e ringraziamo i lavoratori forestali, protezione civile, vigili del fuoco e tutti gli operai dei servizi pubblici essenziali che da ore contrastano con il loro lavoro la propagazione del fuoco e le conseguenze, a Palermo, in provincia e anche nel trapanese, affrontando anche le altissime temperature che rendono sempre più difficile lo svolgimento del loro lavoro”. Il segretario Leonardo La Piana sottolinea che “il cambiamento climatico è sotto gli occhi di tutti e si propone forte il tema della prevenzione da sempre carente ma anche del controllo del territorio, troppi i terreni anche privati che restano incolti che sono letteralmente micce pronte ad esplodere. La politica tutta deve impegnarsi ad approntare strategie con una vera e propria programmazione e controllo del territorio anche contro i piromani che mettono a rischio la vita dei cittadini, altrimenti si andrà solo avanti con interventi in emergenza”. Per La Piana e per il segretario Fai Cisl Palermo-Trapani Franco Nuccio: “Serve una vera e propria cultura della prevenzione dei rischi derivanti da situazioni climatiche estreme come quelle che stiamo vivendo che purtroppo, è evidente non sono sporadici né nelle stagioni calde né in quelle fredde”. Vivremo, infatti, poi una emergenza nella emergenza perché il terreno andato a fuoco in queste ore potrebbe essere a rischio smottamenti in caso di piogge torrenziali. Serve dunque un patto istituzioni e sindacati per far fronte una volta per tutte alle strategie necessarie per tutelare il nostro patrimonio ambientale e boschivo”.
EMERGENZA INCENDI, SAFINA: “SCHIFANI CHIEDA SCUSA”, LA PIANA (CISL): “UN PATTO PER SALVARE I TERRITORI”
25 Luglio 2023
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