Polemizza ma non alza i toni dello scontro. Prova invece ad essere chiaro. I consiglieri del Pd (Passalacqua, Patti e Pellegrino), nella loro polemica a distanza con Maurizio Miceli, hanno tirato in ballo il resto dell’opposizione. Quindi anche Tore Fileccia. L’hanno tirata in ballo adombrando il rischio di un condizionamento da parte di Miceli, a loro dire in grado di fuorviare il percorso degli altri rappresentanti della minoranza. La preoccupazione manifestata dai democratici ha trovato una risposta in una nota dell’autonomista Fileccia, che ha voluto tranquillizzare i colleghi di maggioranza. “A differenza di altri contesti – scrive Fileccia -, tutti i componenti della minoranza consiliare, se pur lavorando di squadra ed in perfetta coesione, hanno ognuno di loro una mente pensante e non sono soggetti all’imposizione di singoli”. Fileccia si è poi soffermato sulle aperture all’opposizione manifestate dai banchi della coalizione Tranchida: “Spiace precisare che dalle prime battute vissute all’interno del Palazzo , tutta questa idea di utilità e tutto questo concetto di porte spalancate all’opposizione, a mio avviso non è stata riscontrata”. E qui il consigliere dell’Mpa fa riferimento ad un elemento concreto: “Un esempio su tutti, la mancata presa in considerazione di una mia proposta, dove indicavo il nominativo di un consigliere d’opposizione alla carica di vicepresidente, come segno di apertura politica e gesto di futura collaborazione”. Fileccia conclude con una stilettata politica: “Consiglio ai colleghi del Pd di non preoccuparsi, perché l’unico trascinamento che ad oggi si è visto, è quello di cui il vostro sindaco ha giovato, ricevendo dalle vostre liste i Voti minimamente necessari alla riconferma di questa attuale amministrazione”.
