Delle due l’una. O il Comune di Erice si è dimenticato di avere una Fondazione controllata al 100%, si tratta di “EriceArte”, oppure ha scelto di bypassarla cercando all’esterno quello che la sua Fondazione dovrebbe fare dall’interno anche per rispettare lo statuto. E’ il problema che pone Fronte Comune. La portavoce del Movimento Silvana Catalano fa riferimento ad un avviso pubblico lascia più di un dubbio. E’ una manifestazione d’interesse “per il ruolo di partner per la progettazione e l’attuazione di un piano strategico e di sviluppo culturale del Comune di Erice”. Un avviso che per Fronte Comune ha una sola soluzione, quella di essere ritirato. E’ dello scorso 6 marzo e prevede tra le altre cose, sottolinea la portavoce, “l’affidamento in gestione del patrimonio immobiliare, la progettazione e la realizzazione di progetti volti alla promozione culturale, nonché l’avviso di rapporti di partership con organizzazioni esterne a cui eventualmente aderire”. Il Movimento torna sul punto e picchia duro. Se hai la Fondazione perché cerchi altrove? Qual è la motivazione di questo avviso? “La Fondazione – rincara la dose la portavoce – svolge le stesse funzioni e persegue gli stessi obiettivi citati nell’avviso pubblico”. C’è un ulteriore particolare di non poco conto che denuncia Fronte Comune: “Leggendo le condizioni poste dal bando, queste appaiono precludere la libera partecipazione di tanti soggetti turistici del settore delineando specifici requisiti di enti che nel nostro territorio appaiono essere pochissime e nulla prevede circa eventuali costi a carico della collettività ericina”. Di conseguenza l’affondo politico: “E’ inaccettabile che l’amministrazione intenda affidare la gestione del piano strategico e culturale ad un soggetto esterno seppure avendo la possibilità di adottare in house le iniziative in questione”.