COMUNALI 2023, IL PD PROPONE IL “PATTO PER VALDERICE” CON DEMOCRATICI, RIFORMISTI E PROGRESSISTI

28 Gennaio 2023

Il Pd di Valderice avvia il confronto politico per le Comunali di primavera. Propone “un’alleanza d’idee e di proposte prima ancora che di sole logiche di schieramento che sia capace di fare sintesi tra le azioni di buongoverno e la volontà di un cambiamento reale nella gestione della cosa pubblica”. Sottolinea la necessità di “un progetto civico – perché frutto delle istanze del territorio – che sappia raccogliere le realtà valdericine che ritengono sia fondamentale fare un passo avanti rispetto alle attuali asfittiche condizioni del Comune”. I dem hanno pensato anche allo slogan politico: “Un Patto per Valderice”, che intendono condividere “con tutte le forze che convergono sull’esigenza di confrontarsi con nuove dinamiche di governo”. La nota del Pd cittadino prova ed essere ancora più diretta: “Il Patto per Valderice non può avere primogeniture, né egemonie. Sarà tale e sarà vincente soltanto se riuscirà a rappresentare e concentrare le energie migliori del
territorio affidandosi alle forze democratiche, riformiste e progressiste”. Ed ancora: “Valderice ha la necessità di costruire – con il dialogo e la partecipazione – una piattaforma programmatica che le consenta di fare un deciso e più ambizioso salto di qualità. Il Patto indicato dai democratici ha una premessa politica: “Il voto, oltre ad un irrinunciabile esercizio di democrazia, è anche un’assunzione collettiva di responsabilità che impegna i singoli cittadini e le forze politiche ad avere come supremo punto di riferimento gli interessi di una comunità. Valderice, il prossimo mese di giugno, sarà chiamata ad esprimersi sul governo del suo territorio. Un appuntamento politico ed amministrativo che richiede grande capacità d’ascolto e la definizione di un progetto che sia all’altezza delle sfide che sempre più si presenteranno nei prossimi anni”. Da l’impegno a dialogare con “quelle forze che hanno la consapevolezza di dovere armonizzare le rispettive appartenenze ed identità, indicandole come valore aggiunto, come humus di crescita unitario e superando i confini dei posizionamenti politici che non possono essere totalmente condizionanti,
ma vanno invece indirizzati verso un percorso di sintesi e di rispetto reciproco”. La priorità è “il futuro del territorio in termini di crescita e di sviluppo complessivo”.

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