CISL PALERMO-TRAPANI, LA PIANA: “SOSTENIAMO LE START UP SICILIANE”

30 Novembre 2022

La Cisl s’interroga ed interroga. In primo piano le imprese ed in particolare le start up. Il dato iniziale è inconfutabile: “I fondi e le misure per agevolare la nascita delle imprese ci sono, ma fra tempi burocratici lunghi, difficile accesso al credito e scarsa competitività del tessuto economico per carenze infrastrutturali che portano ad alti costi di trasporto e non solo, fare impresa è sempre una strada in salita”. Il sindacato aggiunge anche che “nonostante questo, sono circa 700 le start up ad alto contenuto tecnologico in tutta la regione e fra queste spicca la “Saba Tecnology Spa” di Campobello di Mazara, una eccellenza che vanta tante collaborazioni all’estero, dall’Arabia Saudita a Manhattan, e che ha inventato un sistema che consente di recuperare acqua estraendola dall’umidità dell’aria anche in ambiente desertico, utilizzando l’energia rinnovabile dei pannelli solari”. Dato iniziale e considerazione che sono patrimonio di una due giorni di approfondimento che la Cisl Palermo-Trapani ha voluto dedicare al tema “Territorio, Credito, Impresa: fare rete per valorizzare il presente, generare il futuro e creare lavoro”. Il segretario Leonardo La Piana ha posto il problema del mercato del lavoro: “I dati sulla disoccupazione giovanile sono preoccupanti, oltre il 28 per cento a livello regionale, con punte che sfiorano il 50 solo nei territorio di Palermo e Trapani. Il mercato del lavoro si evolve, servono figure sempre più specializzate e formate sulle nuove tecnologie e nuovi sistemi che puntano a uno sviluppo ecosostenibile”. Da qui la necessità di far dialogare lavoro ed Università. Ancora La Piana: “Riteniamo che l’Università abbia in tal senso un grande ruolo strategico. Il dialogo fra mercato del lavoro e Università, con le aziende che si rivolgono direttamente alle facoltà,  è la strada migliore per dare risposte a tanti giovani. Ma serve forza, determinazione, una visione del futuro, perché nel caso delle start up non è sempre facile ottenere credito sulla base di progetti basati su una idea che deve essere sviluppata dalla ricerca e dallo studio. Come dimostrano però le due start up di cui abbiamo parlato in questa due giorni, avere progetti innovativi porta a risultati concreti e riconosciuti in tutto il mondo”. L’altra start up presa in considerazione è la “Coloombus”, azienda del settore logistico di Palermo. La Cisl non molla la presa sulle start up. Sono tante nel nostro territorio – ha sottolineato il segretario generale First Cisl Palermo Trapani Fabio Sidoti –  le start up ad alto contenuto tecnologico. Siamo la prima regione d’Italia per aziende agricole condotte da giovani, Palermo è giudicata come prima città al mondo da scegliere per chi lavora in smart working e tanti giovani sindaci sono impegnati a ridare ai loro territori opportunità di sviluppo ai giovani insieme alla cura delle fasce sociali più deboli”. Il sindacato ha una strategia: “Dobbiamo strutturare una rete di collaborazione trasversale che ponga al centro le opportunità disponibili in termini economici, di know how, di professionisti, di infrastrutture per sostenere le tante idee di ragazze e ragazzi che oggi non sanno nemmeno a chi rivolgersi per illustrarle. A noi spetta il compito di creare le condizioni affinché le nuove generazioni facciano la loro vita sulla base di una scelta non di una necessità e la Cisl in questa due giorni ha dimostrato che è parte attiva di questo processo che crea sinergie per rilanciare il nostro futuro”. La due giorni palermitana della Cisl, che si è svolta al dipartimento d’Ingegneria dell’Università, ha dato spazio ai protagonisti delle start up. La Saba, tra le altre, ha potuto far conoscere la sua mission imprenditoriale che con il suo sistema Easy Drop è stata presentata nel maggio del 2019 in Egitto e successivamente nel Kuwait e che durante la pandemia si è reinventata sperimentando un sistema di sanificazione in grado di eliminare muffe, batteri e virus da ogni ambiente. “Lavoriamo in tutto il mondo – ha spiegato Bascio il Ceo di Saba – ma riusciamo ad avere pochi interlocutori nel nostro territorio, anche in termini di personale altamente qualificato e ci spiace dove guardare sempre oltre la Sicilia”.

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