TRAPANI, AUDIZIONI DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA CON UN COLPO A SORPRESA

25 Maggio 2022

Sembra la trama di un film ed invece è realtà. Le audizioni della Commissione Antimafia nazionale, che si sono svolte in Prefettura, hanno avuto un fuori programma. Il presidente Nicola Morra si allontana per andare in bagno ma inavvertitamente apre la porta e si ritrova una persona davanti con il telefonino acceso. Le cronache dicono che quella persona avrebbe potuto ascoltare tutto, perché anche se le audizioni erano state secretate, si sente bene e si poteva dunque origliare, del resto non era difficile poterlo fare perché non c’era nessuno a controllare. Morra si è allarmato ed ha chiesto chiarimenti. L’uomo è stato identificato ed è stato appurato che non era tra quelli da ascoltare e che di conseguenza non aveva alcun titolo non soltanto per stare dietro la porta ma per essere lì in Prefettura. Neanche a dirlo, e sempre nell’ottica di una trama da film, era il momento delle audizioni dei rappresentanti delle associazioni massoniche. Un’ora di stop per i lavori della Commissione per cercare di fare chiarezza. Chiarezza che si andrà sviluppando nei prossimi giorni con una verifica sulla gestione del sistema di controllo per la presenza dell’Antimafia a Trapani. La Commissione si è poi trasferita a Castelvetrano. Ancora il presidente Morra: “Se adesso lo Stato dovesse, insipientemente, abbandonare Giuseppe Cimarosa, ma sono sicuro che non avverrà, lo Stato farebbe vincere, magari non in maniera intenzionale, Cosa Nostra”. Si tratta del figlio di Lorenzo Cimarosa. A fine mese assieme alla nonna ed alla madre dovrebbe lasciare la sua casa dopo la confisca definitiva. L’Agenzia per i beni confiscati gli ha notificato il provvedimento di sgombero”. Morra ha voluto sottolineare: “Ci siamo attivati e le istituzioni stanno rispondendo per il momento bene. Ma bisogna sempre insistere ed essere prudenti”. Le cronache dicono che sarebbe stato Giuseppe Cimarosa a convincere suo padre a pentirsi. Dopo l’avvio della collaborazione sia Giuseppe che l’altro figlio Michele oltre alla madre ed alla nonna hanno deciso di rimanere a Castelvetrano dicendo no al programma di protezione.

 

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