E’ una chiamata diretta al futuro di questo territorio. Potrebbe anche essere ultima. E’ una sfida che nasce dallo sport ma che va ben oltre, che deve necessariamente andare ben oltre per la sua stessa sopravvivenza. E’ l’Arena Granata. Un progetto che si fonda su un pezzo di storia del basket trapanese, che punta ad un recupero e ad un rilancio concreto dell’ex Palagranata. Ora è di proprietà del Presidente di Sicindustria Sicilia Gregory Bongiorno e del Presidente della Pallacanestro Trapani Nicola Basciano. L’Arena sarà sport, Basciano ha voluto precisare “all’uno per cento, per il resto sarà altro”, ma anche eventi, attività commerciali, strutture sportive specializzate, accoglienza, ristorazione, centri e campi estivi. Sarà anche un’occasione per recuperare un’area degradata che però è il biglietto da visita del territorio, di Trapani come di Erice. Cambierà tanto, quasi tutto. Bongiorno l’ha sottolineato: “La struttura è messa male. L’abbiamo visitata e non è stato un bel vedere. Forse rimarrà il guscio ma tutto il resto verrà cambiato. Sarà un’Area polifunzionale. Abbiamo visto e seguito quel che fanno nel resto del mondo ed anche in Italia e vogliamo provarci qui”. Ed è un qui che pesa, perché chiama a raccolta il territorio in tutte le sue articolazioni e responsabilità. Un’altra sottolineatura di Bongiorno: “La logica dell’armata Brancaleone non può esistere. E’ un progetto di lunga durata che ha bisogno di tutti. Dell’imprenditoria e delle istituzioni. Trapani punta ad avere la prima Arena in Sicilia”. Il territorio è dunque chiamato a schierarsi. Bongiorno e Basciano non chiedono aiuto ma collaborazione e condivisione. “Noi – ha aggiunto il Presidente della Pallacanestro Trapani – siamo uno dei pistoni di un motore che ha bisogno della città, degli imprenditori e delle istituzioni”. Basciano ha anche aperto una parentesi sul ruolo delle società sportive: “Spesso le istituzioni, non è una polemica nei confronti di quelle del territorio, si tratta di una valutazione generale frutto anche della mia esperienza di Presidente di Lega, dimenticano il ruolo sociale di chi consente di fare sport, la valenza del lavoro che viene svolto. Mi piace dire che le istituzioni dovrebbero pensare a meno sagre dei cinghiali e più alle società che investono sul territorio”. Sul fronte sportivo Basciano è in attesa di un riscontro: “Se a settembre mio figlio mi comunica che sono stati fatti 200 abbonamenti non partiamo neanche, ce ne torniamo a casa o ci dedichiamo ad altri sport. Non dico 2.000 abbonamenti ma neanche 200. Noi continuiamo a puntare sul nostro progetto. A breve sarà ufficializzato il nuovo direttore generale. Non posso fare il nome ma vi assicuro che avremo con noi un dirigente di grande esperienza. Ma la città deve fare la sua parte”.
ARENA GRANATA, BONGIORNO: “PROGETTO CHE HA BISOGNO DI TUTTI”. BASCIANO: “LA CITTA’ FACCIA LA SUA PARTE”
2 Aprile 2022
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