SCUOLA, INDIETRO TUTTA. SI TORNA IN PRESENZA. NUOVA ORDINANZA REGIONALE

18 Gennaio 2022

Il film tragicomico andato in onda aveva per titolo: “Tutti contro Tutti”. La trama: il Ministero dell’Istruzione, espressione diretta del Governo dei Migliori, che faceva la voce grossa con i Comuni che avevano sospeso le attività scolastiche aprendo le porte alla didattica a distanza. I Comuni che, a loro volta, se la prendevano con la Regione che non era chiara. O meglio aveva emanato una ordinanza che consentiva la Dad in zona arancione. Ma il Governo dei Migliori aveva ed ha deciso di affidare soltanto alla zona rossa la possibilità della Dad non dando più margini di manovra alle Regioni. Ma la Sicilia è un’Isola e si era isolata, lasciando le cose come stavano prima, allo scorso 7 gennaio quando era possibile passare in Dad in zona arancione. Da qui, dopo l’intervento maschio del Ministero dell’Istruzione, che ha impugnato di fronte al Tar l’ordinanza del sindaco di Agrigento che aveva proceduto con la Dad, l’assoluta incertezza. Con gli altri sindaci che, senza ordinanza impugnata, hanno continuato a dare il loro via libera alla Dad. La Regione per evitare altri guai ha finito per smentire se stessa, modificando l’ordinanza precedente ed uniformandosi al resto del Paese. Quindi da domani tutti a scuola, la stessa che i sindaci avevano chiuso oltre che utilizzando l’ordinanza regionale anche con l’ausilio di un parere delle Aziende sanitarie provinciali. I fautori della scuola in presenza o morte cantano vittoria. I dati dell’epidemia non sono così allarmanti. La scuola si fa in presenza e tutto una serie di altre spiegazioni e giustificazioni, con tanto di banda musicale mediatica. Tutti a rivendicare diritti degli alunni, diseguaglianze intollerabili. Come dire la sagra dell’ipocrisia, perché ci si dimentica di un punto fondamentale. Spesso, e soprattutto nel territorio trapanese, manca la materia prima: la scuola. Gli studenti non fanno lezioni in istituti scolastici ma in appartamenti modificati e ben retribuiti ai legittimi proprietari. Quindi i dati sul contagio, e tutte le altre storie a corredo di o scuola in presenza o morte, sono fasulle, farlocche. Altamente ipocrite perché parlano di qualcosa che non c’è: una vera scuola, dove è possibile un distanziamento corretto, dove tutte le misure di precauzione possono essere attivate senza alcun problema. Il virus impazza, una parte della popolazione scolastica deve completare il ciclo vaccinale ed una presa di posizione ideologica e falsa perché si basa su una realtà virtuale ha preso il sopravvento e tutti a battere le mani. Nessuno in questi giorni, in questi mesi di parole in libertà sulla ripresa, sul Piano nazionale di ripresa e resilienza ha posto il problema della scuola. Degli edifici che, soprattutto per le medie superiori, sono ben al di sotto di ogni standard di qualsiasi tipo. C’è da augurarsi che il tragicomico “Tutti contro Tutti” non abbia un seguito di ben altro tipo e che non debba andare in onda “Ma come ci siamo sbagliati”. Ma così è se vi pare.

Notizie Correlate