FLAG TRAPANESE, QUINCI BATTE TRANCHIDA CHE PARLA DI “STRAPPO POLITICO”

7 Dicembre 2021

Giacomo Tranchida racconta così la sua sconfitta: “Si rileva la presenza di uno <<scenografo>> di non elevata statura che,  raccogliendo talune forme di dissenso e distinguo, ma anche invidie ed astio politico, ha intessuto un asse tra Mazara, Marsala, San Vito Lo Capo eValderice con la sponda di Federpesca/Confindustria”. Si era candidato alla presidenza del Flag trapanese ma ha perso. Il nuovo presidente è il sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci. Il primo cittadino del capoluogo conferma che c’è stato “uno strappo politico in seno alla visione d’azione  territoriale”. Il Flag, viste anche le dichiarazioni post voto, è una sorta di ente-sottogoverno che si occupa dello sviluppo delle politiche legate alla pesca ed alle diverse articolazioni di un comparto produttivo che non ha soltanto un aspetto commerciale ed industriale ma anche turistico. La presidenza del Flag, fino alla recente riunione dell’assemblea dei soci, era stata affidata all’assessore del Comune di Trapani Andreana Patti. Dopo l’approvazione del bilancio l’assemblea ha proceduto alla nomina del nuovo consiglio d’amministrazione che è passato da cinque a dieci componenti in controtendenza con le scelte amministrative degli enti pubblico-privati che puntano alla riduzione dei loro vertici. Sono entrati a far parte del nuovo Cda l’assessore al Turismo del Comune di Marsala Oreste Alagna, il primo cittadino di Mazara Quinci, Tranchida e l’assessore del Comune di San Vito Lo Capo Francesca De Luca. Nomine della parte pubblica del Flag. Quella privata relativa al settore primario è invece rappresentata da Giovanni Basciano (Agci-Agrital), Salvatore Braschi (ConfCooperative Federcopesca), Francesca Biondo (Ferderpesca) e Natale Amoroso (Cooperativa La Tramontana). C’è anche la parte privata relativa alla filiera ittica presente con Giacomo Pappalardo (CO.GE.PA Trapani) e Salvatore Ajello (CO.GE.PA Mazara). Tranchida incassa la sconfitta e rilancia: “Si può anche perdere una battaglia ma non certamente intendiamo arrenderci al perseguimento di una rivoluzione politica e culturale, che intanto parte dai Cambia-Menti. Il territorio unito può vincere e alzando lo sguardo anche osare.  Di certo non ci interessa più di tanto godere del favore dei vertici politici e imprenditoriali oggi espressi e protagonisti a diverso titolo in questa vicenda. Continueremo dal basso un lavoro di confronto con le varie comunità, gli operatori economici della piccola pesca e delle piccole e medie imprese, svolgendo anche una funzione attenta di vigilanza in seno al governo del Flag volta a tutelare gli interessi della piccola pesca e delle marinerie, senza remora stigmatizzando non auspicabili conflitti d’interesse”. Il nuovo Cda ha confermato Basciano alla vicepresidenza.

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