TRAPANI, CASO EUROPEADE. LO CURTO: “TRANCHIDA USA UNO STILE DA REGIME”

22 Agosto 2021

L’onorevole Eleonora Lo Curto non demorde e torna ad attaccare il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida: “Utilizzare la pagina Facebook del Comune di Trapani per scopi non istituzionali non è solo un fatto disdicevole ma una gravissima violazione ed un abuso da parte del sindaco Tranchida che impropriamente usa il profilo ufficiale dell’ente, in altri ambienti si potrebbe parlare anche di peculato d’uso”. La parlamentare regionale dell’Udc affonda ancora i suoi colpi in replica alle ultime dichiarazioni del primo cittadino: “Le parole come sempre volgari ed offensive con le quali Tranchida è solito aggredire i dissenzienti e quanti esercitano il legittimo diritto di critica  non sono solo la sinistra rappresentazione di un suo tratto caratteriale quanto la manifestazione della sua più vera e intima identità di soggetto che disprezza i principi democratici e utilizza la velenosa e orrida arma del ricatto, della ritorsione e della vendetta. Uno stile da regime quello di Tranchida che ha fatto vergogna alla storia e di cui ancora oggi si è tristi testimoni nei luoghi del mondo in cui vigono i totalitarismi”. La deputata dell’Udc apre il fronte delle querele in vista: “Ricordo al sindaco che la querela non è una minaccia intimidatoria ma uno strumento giuridico legittimamente esercitato da chi subisce attacchi volgari e offensivi che ledono onore e dignità personale e pubblica. È lo stesso strumento che Tranchida ha utilizzato contro inermi e forse anche sprovveduti cittadini che sui propri profili social hanno osato criticarla senza però offenderla come lei è aduso fare. È ovvio che è lui ad utilizzare lo strumento giuridico di autotutela previsto dal nostro ordinamento come un’arma da brandire con l’arroganza prepotente di chi disconosce diritti, libertà e principi democratici”. Da qui il caso “Europeade” che rimane quanto mai aperto: “Si vergogni delle scelte unilaterali di privare la città di Trapani e gli altri Comuni limitrofi dall’essere il teatro straordinario di un evento che senza dubbio, come risaputo,  sarebbe stato ben finanziato dal governo regionale per le conseguenti importanti ricadute di natura economica. Si vergogni per i suoi maldestri tentativi di trovare improbabili giustificazioni alla inadeguatezza organizzativa e all’improvvisazione con le quali si era lanciato in un’impresa per lei impossibile. Perché di questo si tratta. Il re è nudo, il super sindaco Tranchida, eletto e plurieletto in forza di questa straordinaria esperienza, piuttosto che realizzare l’Europeade, zitto tu e zitto io, rinuncia e solo dopo lo racconta come se nulla fosse semplicemente perché deve candidarsi alle elezioni regionali. Non può lasciare a nessuno le responsabilità di un evento così importante e complesso. Ma perché non ha sentito il dovere di condividere le sue perplessità con le amministrazioni comunali partner? Semplicemente perché era solo un bluff e non avrebbe potuto farsi scoprire con due scartine mentre faceva intendere di avere in mano una scala reale”. L’onorevole torna ad occuparsi anche del “capitolo” Bongiovanni, coordinatore provinciale del suo partito: “Quanto alle minacce esercitate contro l’ottimo assessore Fabio Bongiovanni, di cui attesta pubblicamente, questa volta correttamente sulla pagina istituzionale del Comune, la competenza e lealtà, non so cosa dovrebbe scegliere. Bongiovanni ha cercato di spegnere la polemica, ha manifestato di condividere la sua scelta, dichiarando che le opinioni espresse dall’onorevole Lo Curto e dalla consigliera Garuccio non impegnavano il partito e che erano dunque da considerare come personali posizioni. Ciò nonostante ecco la minaccia. L’aut aut. Torna sinistra l’arroganza di chi disprezza ogni regola democratica ed ogni regola morale”.

 

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