Sale la tensione nel centrodestra alcamese. Ed il candidato sindaco Leonardo Salato ha deciso di uscire allo scoperto dopo una nota stampa di Fratelli d’Italia, partito che ha posto la firma sulla sua candidatura. Ma c’è già qualcosa che non va e che Salato intende correggere in tempo. La questione, anzi, la vertenza è politica e rimanda ai confini della coalizione. Il candidato sindaco mette in chiaro un punto: la sua coalizione è costruita su un veto che lui stesso definisce in questi termini: “E’ mio dovere esporre quanto stabilito dai partiti della coalizione prima di annunciare la mia candidatura ovvero il veto assoluto all’allargamento della coalizione ai movimenti e partiti politici che fanno riferimento all’ex senatore Nino Papania”. Non poteva essere più chiaro: la sua coalizione si fonda, tra le altre cose, su un veto, che riguarda VIA e l’ex parlamentare nazionale. Un veto sottoscritto da Udc, “Centrali per la Sicilia”, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Diventerà Bellissima. Perché questa è la coalizione che ha scelto di candidare e sostenere Salato. Di conseguenza l’apertura verso altre forze, ed in particolare quelle che fanno riferimento al governo regionale del Presidente Nello Musumeci è condizionata al veto fondante della coalizione. Veto che porta la “firma” dei suoi responsabili locali ma anche dell’assessore regionale Toni Scilla, coordinatore provinciale di Forza Italia, e del coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Giampiero Cannella. Salato torna sulla vertenza politica: “Nell’occasione tutti i presenti mi hanno comunicato all’unanimità che all’interno della coalizione non poteva e non doveva trovare spazio in alcun modo il Movimento VIA riconducibile all’ex senatore Nino Papania”. Ed ancora: “Contestualmente mi è stato chiesto e dato mandato di verificare la possibilità di allargare la coalizione, con particolare riferimento ai gruppi politici che sono al governo regionale a guida Musumeci”. Salato però s’è ritrovato a fare i conti con un documento del coordinamento provinciale di FdI, senza una preventiva consultazione sia con lui che con il resto della coalizione e “senza menzionare – ha voluto sottolineare – la mia candidatura la lista Centrali per la Sicilia”. C’è di più. La destra, con il documento finito sotto tiro, “rivolge un appello e si fa promotrice di un confronto con tutte le forze politiche presenti nel panorama della politica regionale”. Salato non ci sta e non intende far passare quella che ritiene una forzatura. Va anche oltre è “sfida” Fratelli d’Italia. In sintesi: il partito ha scelto di sostenerlo con una coalizione che ha come elemento fondante il no a Papania. Se la destra ha cambiato idea ed intende aprire a VIA lo dica apertamente. Salato vuole una risposta. Ed invita gli altri partiti della coalizione a prendere posizione. Conclude con un messaggio chiaro e forte che vale per tutti: “Candidato a sindaco si ma non ad ogni costo”.
ELEZIONI ALCAMO, SALATO, FRATELLI D’ITALIA ED IL VETO SU PAPANIA
2 Agosto 2021
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