C’è strategia ed una contro strategia. La prima è da condannare e da superare. I cinghiali vengono illecitamente liberati nei territori – da cuccioli – ed attirati in più zone con il cibo. La contro strategia è quella del tavolo tecnico comunale che viene sintetizzata così dal sindaco di Castellammare del Golfo Nicola Rizzo: “Step condivisi per la cattura e per la riammissione degli animali in natura, ma occorre bloccare e sanzionare chi illecitamente inserisce cuccioli di cinghiali e li attira con il cibo. Per gli esperti ci vorranno almeno due anni per risolvere il problema”. Il tavolo tecnico ha definito il percorso da seguire: monitorare e censire i cinghiali in convenzione con l’Università di Palermo, sradicarli dal territorio catturandoli con trappole e poi trasferirli nelle sedi stabilite dalla Forestale. Castellammare s’è ritrovata in piena emergenza con i cinghiali che sono stati avvistati per le vie della città, soprattutto nelle ore notturne ed anche invadendo strade trafficate. Rizzo ha sottolineato che “il Comune non ha possibilità di un’azione diretta. Per questo motivo abbiamo convocato un tavolo tecnico per comprendere come procedere”. Sarà necessario “sottoscrivere una convenzione con la facoltà di Scienze dell’Università di Palermo per il monitoraggio ed il censimento degli animali. In seguito – continua il primo cittadino – eradicare i cinghiali dal territorio con trappole e poi trasferirli nelle sedi stabilite dall’ente preposto così da reimmetterli nel loro habitat naturale, che non è certamente la città”. Rizzo e l’assessore alla Protezione Civile Leonardo D’Angelo hanno aggiunto che “non avendo possibilità d’intervento abbiamo voluto, intanto, invitare gli automobilisti alla prudenza posizionando dei segnali che indicano la presenza dei cinghiali in alcune vie e continueremo a sollecitare gli enti di competenza a procedere con altre riunioni del tavolo tecnico per una soluzione quanto più celere possibile a salvaguardia dei cittadini”.
