ERICE, IL COMUNE METTE LA PAROLA FINE AL CONTENZIOSO CON IL CONSORZIO UNIVERSITARIO E SI PREPARA A PAGARE

21 Giugno 2021

Tutto è bene quel che finisce bene, si potrebbe dire. Ma anche chi sbaglia paga! Sta di fatto che il Comune di Erice ha chiuso il contenzioso con il Consorzio Universitario Trapanese che ha battuto cassa per anni ed ha avuto ragione a farlo. L’amministrazione della sindaca Daniela Toscano fa sapere che l’assemblea dei soci del Consorzio ha accettato la proposta del Comune “finalizzata – si legge nella nota – alla definizione bonaria del contenzioso in essere. Ed ancora: “Nel dettaglio, l’amministrazione comunale di Erice, oltre a versare la quota del 2013 e ad iscrivere in bilancio la quota del 2021, per la definizione delle annualità pregresse, 2014-2020, verserà in due tranche negli esercizi 2022 e 2023, la somma forfettaria di 175.000 euro”. Questo il commento della sindaca Toscano: “L’amministrazione comunale di Erice, nell’ottica di un sereno e leale confronto, anche mediante questa soluzione conciliativa, sta facendo il possibile per rinvigorire il rapporto con il Consorzio Universitario nella consapevolezza del ruolo strategico che esso riveste per il territorio comunale e provinciale. Il nostro rinnovato impegno è testimoniato dall’ambizioso progetto di sviluppo relativo al Campus Universitario, sintomatico della nostra volontà e determinazione nel progettare l’accrescimento delle attività formative del Consorzio Universitario. Un investimento importantissimo, quello del Campus, attraverso il quale saranno realizzati alloggi per gli studenti e altri locali funzionali allo sviluppo della sede universitaria trapanese”. La prima cittadina pensa anche all’anno prossimo “in vista del prossimo rinnovo del contratto sociale del Consorzio, previsto nel 2022 riteniamo ed auspichiamo che Erice possa avere un ruolo strategico da protagonista nell’amministrazione della stesso, mettendo in campo idee e proposte funzionali al miglioramento dell’offerta formativa. Crediamo infatti nella spinta allo sviluppo e al cambiamento che possono provenire da una illuminata programmazione dei percorsi di formazione universitaria con indicazioni che partano anche e soprattutto dagli stessi soci”.

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