FUNIERICE, ECCO PERCHE’ LA SINDACA TOSCANO ED IL COMMISSARIO CERAMI HANNO PERSO LA FIDUCIA E LA PAZIENZA

27 Maggio 2021

Quando manca la fiducia… c’è poco da fare. Ecco perché il Comune di Erice e l’ex Provincia – soci al 50% ciascuno della FuniErice – hanno deciso in assemblea di revocare il consiglio d’amministrazione. Fiducia persa in poco tempo, visto che il Cda era stato nominato lo scorso 13 luglio. La sindaca Daniela Toscano ed il commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Trapani Raimondo Cerami ha voluto dare questa motivazione: “Il Cda era stato nominato con decorrenza dal 13 luglio 2020, ma l’operato del Presidente, condiviso dagli altri due componenti, aveva recentemente dato adito a molti dubbi sulla sua correttezza, deteriorando il rapporto con la proprietà dei due enti pubblici ed è proseguito fino a pochi giorni or sono in occasione dell’Assemblea straordinaria dei soci svoltasi il 12 maggio, che era stata convocata a cura dei soci stessi, a causa dell’inerzia del Cda appositamente sollecitato con una richiesta congiunta degli stessi soci in data 3 maggio”. Nella nota congiunta non si indicano nel merito i dubbi che hanno assalito i due soci a meno di un anno dalla nomina del Cda. Nomina, anche in quel caso fiduciaria. Dunque, quali sono stati gli errori dell’ex presidente Franco Palermo e dei consiglieri Giovanni Carpinteri e Tiziana Pugliesi non è dato sapere. Nell’assemblea dei soci di ieri le motivazioni della revoca sono state – si legge ancora nella nota congiunta – ricercate “nella cessazione del rapporto di fiducia che deve necessariamente intercorrere con i soci per la reiterata violazione degli obblighi di trasparenza, di diligenza, di fedeltà e di lealtà che hanno ostacolato l’esercizio di controllo che i soci pubblici devono esercitare sulla società partecipata”. Comune ed ex Provincia rincarano la dose ma si fermano prima di dover andare al dunque. Non ci sono né tracce, né esempi concreti, di questa denunciata “violazione degli obblighi di trasparenza…” e quant’altro. Dopo aver rincarato la dose, sindaca e commissario hanno scelto la via dell’affondo, con un’accusa ancora più pesante, considerando la revoca del Cda essenziale “per garantire la completa osservanza della legalità e per assicurare una maggiore efficienza alla gestione di una società che rappresenta un’articolazione della pubblica amministrazione per l’esercizio di un servizio di trasporto pubblico locale”. Prima di revocare il Cda i due soci hanno proceduto, con atti deliberativi, delle due amministrazioni, ha modificare lo statuto della società, con la scelta dell’amministratore unico al posto del consiglio d’amministrazione. Amministratore unico nominato già ieri. Si tratta del commercialista palermitano Luigi Romano.

 

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