PELLEGRINO RINVIATO A GIUDIZIO PER CORRUZIONE ELETTORALE. “SONO SERENO”. M5S: “DEVE DIMETTERSI DA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AFFARI ISTITUZIONALI”

28 Aprile 2021

Stefano Pellegrino si difende così: “I due elettori, che secondo l’accusa mi avrebbero votato per aver ricevuto da me generi alimentari, peraltro in epoca successiva alla mia elezione, sono stati già assolti dal Tribunale di Marsala perché il fatto non sussiste. La logica e la coerenza, che debbono informare e sostenere ogni comportamento umano, e quindi anche le decisioni giudiziarie, autorizzavano ad attendermi ragionevolmente un provvedimento di archiviazione”. Ed invece il deputato regionale di Forza Italia è stato rinviato a giudizio per corruzione elettorale. “Sono – continua Pellegrino  – assolutamente sereno sull’esito del processo e su una sentenza che provi la mia assoluta estraneità ai fatti, confortato, nonostante la spiacevole vicenda, dal costante affetto e dalla reiterata e confermata stima di chi conosce me e la mia storia professionale, politica e familiare”. Ma il Movimento Cinque Stelle chiede le dimissioni del parlamentare dalla carica di presidente della Commissione Affari Istituzionale. L’intero gruppo parlamentare non poteva essere più chiaro: “Stefano Pellegrino lasci la presidenza della commissione Affari istituzionali dell’Ars. Per ovvie ragioni di opportunità è giusto che il deputato di Forza Italia, accusato di corruzione elettorale, faccia un passo indietro, in attesa che la giustizia faccia il suo corso”. Ed ancora: “A Pellegrino auguriamo di difendersi con successo in tribunale dalle accuse che gli sono addebitate, intanto, a nostro avviso, è doveroso che lasci l’incarico che ricopre, anche a tutela dell’immagine dell’istituzione che rappresenta”.

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