TRAPANI, LUGLIO MUSICALE. LA “DICHIARAZIONE DI GUERRA” DEL SINDACO TRANCHIDA

22 Aprile 2021

Per il momento è una “guerra” di posizione. Gli eserciti si stanno schierando sul fronte saggiando il terreno con qualche incursione, ma non è stato dato ancora l’ordine di utilizzare l’artiglieria pesante. Ma c’è da scommettere che presto i colpi saranno durissimi. Il campo di battaglia è il Luglio Musicale Trapanese. L’ultima scintilla qualche giorno fa. I musicisti della stagione artistica 2020 battono legittimamente cassa ed il vertice del Luglio risponde che vorrebbe pagare ma che non può perché la Regione non ha ancora trasferito il contributo Furs 2020. I musicisti ne prendono atto ma vogliono capire. Perché nel frattempo i loro colleghi, che hanno prestato la loro opera in una recente produzione del Luglio, hanno incassato quanto pattuito. Decidono così d’interpellare l’onorevole Eleonora Lo Curto – già in “lotta” con il Luglio nuova versione – partendo da una premessa che sottolineano nella loro nota: “I debiti più recenti dovrebbero essere pagati dopo avere onorato quelli più datati”. Prima ancora interpellano la Regione, l’assessorato regionale al Turismo. A Palermo aprono il fascicolo Luglio e sottolineano che non hanno potuto erogare il contributo (324.147,70 euro) perché l’ente trapanese non ha mai inviato la documentazione necessaria per poter trasferire la somma. Di conseguenza, la responsabilità è tutta del Luglio. L’onorevole Lo Curto, chiamata in causa, ha sparato ad alzo zero: “È increscioso, allarmante e drammaticamente triste che per giustificare negligenze proprie si tenti di colpire prima me e poi l’assessorato regionale al Turismo”. Dall’altra parte della barricata si pone, e non certo da oggi, il sindaco Giacomo Tranchida. La sua nota annuncia un chiarimento che però viene rimandato. E’ dunque solo un annuncio. Meglio è un po’ come una consegna della “dichiarazione di guerra”. Il primo cittadino lancia “l’operazione verità e trasparenza” sul Luglio e dice di volerla portare a termine entro la prossima estate. Quindi presto. “Tanto – scrive – sulla questione dei debiti rinvenuti e/o ereditati dalle passate gestioni quanto sulla putia che ha alimentato l’impresa familiare di taluni –  anche artisti – a discapito, in alcuni casi, dei meriti e qualità di tante altre giovani promesse, per cominciare dal territorio trapanese”. “Il Luglio Musicale – aggiunge – cambierà verso, non solo perché bisognoso di un rilancio sia artistico che di reputazione più generale, in quanto ente finora basato esclusivamente sull’autoreferenzialità, ma anche dal punto di vista gestionale”. Da qui il sindaco svela su quale fronte nemico attaccherà: “Troppo spesso il nostro teatro, pur raggiungendo anche risultati importanti, è stato sfruttato con pericolose e poco trasparenti prassi, talune anche in conflitto d’interessi che, più del codice civile financo invocato meritano probabilmente sì pubblica udienza, ma forse anche di altra natura. Di questo sistema, di fatto oggi messo in discussione, grazie ad una certosina rivisitazione della situazione contabile – finanziaria con la nuova governance, si chiederà di conoscere nomi di attori e registi? Direttori d’orchestra e musicisti? Comparse e teatranti? Un po’ di pazienza, tutto andrà in <scena>”. Tranchida si rivolge all’avversario, all’avversaria dichiarata: “E per rispondere alle ultime polemiche della deputata marsalese Lo Curto, di certo è evidente che d’ufficio s’iscriva debuttando quale Madrina politica dell’ELM. Rispetto a tanto, stia pur serena e se proprio impegnata a razzolare in vista delle prossime elezioni regionali, guardi altrove: la nuova governance del Luglio, oltre a fare operazione di pulizia e trasparenza, non ricercherà né Madrine né Padrini politici, atteso che la Cultura trapanese che s’invoca a tradizione merita ben altro rispetto, anche istituzionale, avverso tale condizionato vissuto”. Ma Tranchida si rivolge anche ad un avversario non dichiarato: “Sono certo che chi oggi cerca, fra mille difficoltà ereditate e attacchi politici mirati, di mettere ordine nei conti e iniettare urgenti dosi di qualità artistica, saprà sgomberare il campo dalla cultura del fango lanciata da questa regia politica, apparentemente a guida Lo Curto, che ha dei tempi e dei modi fin troppo coordinati per essere del tutto casuale”. Il sindaco non fa nomi. Ma la logica può ardire a tanto. Prima di quella che il primo cittadino chiama nuova governance, c’era quella precedente che porta un marchio ben preciso, quello dell’ex consigliere delegato, direttore artistico Giovanni De Santis. Non è dunque ancora la fase dei nomi, ma Tranchida assicura che arriveranno, così come il confronto sulle responsabilità, in questa fase soltanto evocate. In soldoni, il Luglio è in “guerra”. Anzi è la “guerra” del Luglio.

 

 

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