STRAGE DI PIZZOLUNGO, SINDACA TOSCANO: “LA MEMORIA COME STRUMENTO PER BATTERE LA MAFIA”

2 Aprile 2021

Trentasei anni che pesano sulla coscienza civile di un territorio. Quelli rimandano ad una strage atroce che tolse la vita ad una mamma, Barbara Rizzo, trentenne, ed i suoi figli Giuseppe e Salvatore, appena 6 anni. Indicati e tristemente ricordati come i gemellini Asta. La strage del 2 aprile 1985 rimane una ferita aperta in un territorio che ha comunque fatto passi avanti nella lotta alla mafia ed alla criminalità organizzata. Oggi, al Parco della Memoria, luogo della strage, una commemorazione condizionata dalle norme anti-virus. Una commemorazione che si è dovuta adattare all’emergenza in corso. Comune ed Associazione “Libera” hanno voluto dare il loro contributo, con la presenza ma soprattutto con le parole. “Ogni anno – ha sottolineato la sindaca Daniela Toscano – la commemorazione ‘Non ti scordar di me’ rappresenta un momento commovente per chi crede fermamente nei valori della legalità e della lotta alla mafia. Credo che, oggi più di ieri, affinché il ricordo del sacrificio di Barbara, Giuseppe e Salvatore non resti vano e per non dimenticare quanto sia fondamentale battersi contro la criminalità organizzata, sia importante mantenere occasioni di ricordo come questa. Noi lo abbiamo fatto, lo facciamo e lo faremo, con convinzione, perché ciò serve anche e soprattutto per i nostri giovani che non hanno vissuto quei momenti ma che devono conoscerli e ricordarli anche nel futuro”. A Trapani, a Pizzolungo, l’ex giudice Carlo Palermo, il vero obiettivo dell’attentato mafioso, sfuggito all’agguato perché l’auto della signora Rizzo ha fatto da scudo quando è stato azionato il pulsante del telecomando mafioso. Hanno voluto partecipare alla cerimonia anche i sindaci di Trapani e Valderice, Giacomo Tranchida e Francesco Stabile, il presidente del consiglio comunale di Erice Luigi Nacci ed il coordinatore provinciale di Libera Salvatore Inguì. L’ex giudice Palermo è intervenuto durante la commemorazione ed ha dopo presentato, dialogando con il giornalista Rino Giacalone, il suo ultimo libro. L’ex magistrato ha continuato e continua ad approfondire, con il metodo storico e con quello della saggistica, i fenomeni mafiosi ed i loro collegamenti con altri centri di potere. Durante la cerimonia anche un intervento telefonico di Margherita Asta, sorella dei due gemellini e figlia della signora Rizzo. Nel pomeriggio, il giorno del ricordo, ha avuto come riferimento la rappresentazione del testo “Non ti scordar di me”, per pupi ed attori, elaborato dal Mastro Puparo Angelo Sicilia. Una rappresentazione che parla di Salvatore e Giuseppe Asta interpretata dai ragazzi dell’area penale esterna inseriti nei progetti dell’Ufficio Servizio Sociale per i Minorenni di Palermo.

 

 

 

 

 

 

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