Pio Novara non c’è più. Era così rispettoso della politica che riusciva a farla con il sorriso sulle labbra. Perché sapeva che era materia drammaticamente seria e che dunque doveva essere affrontata con umanità, con la capacità di sdrammatizzare. Non fingeva, attaccava anche duro quando era necessario. Ma su tutto e su tutti, per lui c’erano i rapporti umani. Ci si poteva dividere ed era pronto a dividersi da chi non la pensava allo stesso modo, ma con una pacca sulla spalla, con un sorriso, con una battuta, quando si chiudeva un consiglio, quando terminava una riunione politica. E’ stato sindaco nella cosiddetta Prima Repubblica (1984-85; 1987-90). Ma anche sindaco eletto direttamente dai cittadini nel 1998. La sua ultima sfida elettorale per la sua Paceco è stata quella del 2008. Riuscì a fare meglio di lui Biagio Martorana. Novara è stato eletto anche in consiglio provinciale. Democratico Cristiano nella Repubblica dei partiti, di Forza Italia nelle Repubbliche dopo la Prima. Ma sempre e comunque uno spirito libero. Ricordo con nettezza la nostra prima chiacchierata. Io poco più che alle prime armi – ho preso la tessera nel 1997 -, lui sindaco nel 1998. Mi avvicino per poterlo intervistare, lui si gira, mi guarda e dice: ” E tu cu sì?”. Non ho neanche il tempo di dire per intero nome, cognome e testata giornalistica, che mi ha già preso a braccetto chiedendomi di cosa avevo bisogno e di come poteva essermi utile. Oppure in consiglio provinciale. Io ero già presente in aula in largo anticipo per non perdermi una sola parola del dibattito consiliare, lui arrivava alle mie spalle, si avvicinava e scattava immediato il buffetto sulla mia guancia, un saluto vero e non di circostanza e l’immancabile sorriso. Pio Novara era così. Ed è così che mi piace ricordarlo. Questo il post del sindaco Giuseppe Scarcella: “Abbiamo appreso qualche ora fa della scomparsa di un Illustre concittadino, il più volte Sindaco della comunità di Paceco, oltreché Consigliere Comunale, Assessore e Consigliere Provinciale. È stato certamente un’espressione alta della politica di Paceco, figlio di una terra che può annoverarlo tra i migliori. Ha saputo interpretare in modo autentico il sentimento di un popolo che lo ha sempre amato. Le Sue gesta, sportive prima, politiche poi e umane sempre lo consegnano alla storia della nostra città. Il giorno 28, ci ritroveremo insieme per porgere l’estremo saluto a Pio Novara, grati per tutto quanto ci ha donato”.
V.M.
