GRANDE CENTRO, LE FIRME TRAPANESI ALLA CARTA DEI VALORI DEL NUOVO PROGETTO POLITICO

22 Dicembre 2020

Lì dove si passa per vincere. Lì dove la mediazione è quasi un’arte. Lì dove si governa. Al centro. Ma per farlo serve un Grande Centro. Un nuovo Grande Centro che parte da una Carta dei Valori, che segna i confini con due avversari da battere: populismo ed estremismo. Come? Con la difesa dei principi fondanti dello Stato liberale perché “risponde ad un bisogno oggi di nuovo avvertito dalla parte più esigente e sensibile dell’opinione pubblica, stanca di assistere e qualche volta costretta a partecipare al processo di degrado delle nostre istituzioni, all’indebolimento progressivo della nostra economia ed alla corrosione del nostro sistema di solidarietà e coesione sociale”. Un nuovo Grande Centro con le idee chiare: “Occorre dunque definire i contenuti essenziali su cui radicare un impegno programmatico politico, economico, sociale che sappia restituire alle nostre comunità prospettive concrete di crescita civile e democratica, uno sviluppo equo e solidale, garantendo giustizia sociale e diritti fondamentali individuali e collettivi per ampliare la base di inclusione di qualunque cittadino”. Idee chiare per la Sicilia: “In questa ottica assumono rilevanza strategica la continuità territoriale, la promozione di una vera dimensione euro-mediterranea, favorita dalla realizzazione di opere da troppo tempo attese – Ponte sullo Stretto, Alta Velocità ferroviaria, completamento anello autostradale – e dalla concretizzazione del ruolo della Sicilia quale naturale piattaforma logistica del Mediterraneo, per garantire medesime opportunità alle nostre imprese, valorizzando l’offerta complessiva turistica, culturale ed ambientale”. Il nuovo Grande Centro affonda le sue radici nell’area moderata del governo regionale. Ci sono infatti ampie tracce di Udc, di Italia Viva, ma anche di Idea Sicilia e Popolari ed Autonomisti. Ulteriore prova la firma sulla Carta dei Valori di tre assessori: Roberto Lagalla, Totò Cordaro e Mimmo Turano. La presenza tra i firmatari e soprattutto tra i protagonisti di questo nuovo percorso politico di Saverio Romano consegna al Grande Centro anche Cantiere Popolare. L’elenco dei firmatari consegna una prospettiva di primo piano alla provincia di Trapani. L’Udc fa da apripista non soltanto con l’assessore Turano, ma anche con il coordinatore provinciale Fabio Bongiovanni ed il presidente del consiglio comunale di Salemi Lorenzo Cascio. C’è pure la firma dell’ex vicesindaco di Mazara del Vallo Nicola Lisma, vicino alle posizioni dell’assessore Turano. La Carta dei Valori può contare anche sul sostegno e la condivisione di due sindaci. Si tratta del primo cittadino di Custonaci Giuseppe Morfino e di quello di Valderice Francesco Stabile. Entrambi eletti con liste civiche e con il sistema maggioritario secco. La “Carta” ha convinto anche l’ex senatrice Maria Pia Castiglione e la giornalista Patrizia Paganelli.

 

 

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