LE SCELTE DELL’AMMINISTRAZIONE PER LA COMUNICAZIONE DI “TRAPANI CAPITALE DELLA CULTURA ITALIANA 2022”

20 Dicembre 2020

Cinque mila euro, Iva compresa, che passano, soprattutto, ed in parte, da un “considerato che…”, da un “dato che…” e da una proposta. Cinque mila euro del Comune di Trapani. La determina 4008 del 17 dicembre ha in oggetto; “Trapani Capitale italiana della Cultura 2022 Servizio di coordinamento a sostegno della campagna di comunicazione. Premessa, Trapani è dallo scorso 16 novembre tra le nove finaliste. Le altre città-territori sono Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Procida, Taranto, Verbania e Volterra. L’attribuzione del titolo avrà il sigillo del Consiglio dei Ministri. Lo scorso primo ottobre è stata costituita la Giuria che dovrà verificare i dossier ed indicare la città vincitrice al Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini. Quella della Giuria sarà una “raccomandazione” rispetto ai progetti presentati per la candidatura. Virus permettendo ci sarà una due giorni di audizioni: 14 e 15 gennaio. Un’ora di faccia a faccia tra i rappresentanti delle città finaliste ed i componenti della Giuria: mezzora dedicata al progetto e mezzora ad una serie di domande. Poi, entro il 18 gennaio, il responso della Giuria, presieduta dal professor Stefano Baia Curioni e composta anche dal dottor Salvatore Adduce, dalla professoressa Francesca Cappelletti, dal dottor Roberto Livraghi, dalla dottoressa Cristina Loglio, dal dottor Franco Iseppi e dal professor Giuseppe Piperata. Giuria scelta dal Ministro e dalla Conferenza unificata. Si tratta dunque delle battute finali e da convincere ci sarà soltanto la Giuria e nient’altro. Tornando a Palazzo d’Alì, la determina 4.008, che nasce da altri atti – delibera di giunta ed atto d’indirizzo dell’assessorato alla Cultura – sottolinea con il “considerato che…”, appunto, considerato che “al fine di presentare il dossier finale alla Giuria che, in audizione pubblica, dovrà scegliere la città Capitale della Cultura 2022 fra le 10 finaliste, si rende necessario attivare tutte le procedure che consentano di realizzare un corposo dossier corredato da prodotti multimediali e da una coerente campagna di comunicazione che metta in condizione la città di Trapani di potersi misurare adeguatamente con le altre finaliste”. Altra premessa, il “manifesto”-slogan, meglio ancora la presentazione della città di Trapani è quello più ampio. Di certo, ridondante: “Trapani, Capitale italiana della Cultura euro-mediterranea. Trapani crocevia di popoli e culture, approdi e policromie. Arte e cultura, vento di rigenerazione”. Ritornando a Palazzo d’Alì. Sempre alla determina 4.008 ed al suo “dato che…”. Appunto, “dato che considerata la ristretta tempistica e dunque l’urgenza di attivare le procedure necessarie con delibera giuntale 375 del 4 dicembre è stato assegnato all’odierna disponente l’obiettivo per l’acquisizione di servizi multimediali e di promozione del territorio fondamentali per supportare la presentazione del dossier nel corso dell’audizione pubblica innanzi alla Commissione e quindi per poter competere con le altre nove città finaliste”. In sintesi: l’amministrazione dà il via libera all’ufficio (staff del sindaco) di fare presto e di acquisire il servizio oggetto della determina. Quest’atto è del 17 dicembre. Ed è direttamente legato e collegato ad una proposta. Meglio ancora, ad una offerta di collaborazione che viene presentata due giorni prima, il 15 dicembre, dalla giornalista Simona Licata, che allega progetto e curriculum ed invita tutto alla pec del gabinetto del sindaco. Il giorno dopo all’ufficio di staff – 16 dicembre – arriva una nota dell’assessorato alla Cultura che scrive: “Attesa l’urgenza di provvedere e soprattutto al fine di assicurare il coordinamento per la campagna di comunicazione rivolta alla stampa ed ai social, preparatoria e complementare alle azioni di produzione multimediale e della coerente comunicazione, si rende necessario individuare capace ed idoneo professionista del settore”. La nota dell’assessorato continua facendo riferimento alla proposta arrivata il giorno prima dalla Licata ritenendola “congrua”. Negli atti a corredo dell’affidamento dell’incarico non c’è alcun riferimento ai parametri di congruità dell’offerta, che essendo sotto la soglia di 5.000 euro non deve, tra l’altro, passare dal MEPA che sta per mercato elettronico della pubblica amministrazione. La nota dell’assessorato si conclude con una richiesta: “Si confida nella celerità dell’azione”. Celerità che viene ribadita dai fatti. Ricapitolando: il 15 dicembre arriva l’offerta – unica e sola -, il 16 l’assessorato fa la sua nota, il 17 l’ufficio predispone la determina 4.008 che concretizza l’indirizzo politico dell’amministrazione e dà il via libera al progetto da 5.000 euro, Iva inclusa, al 4%. L’amministrazione comunale ha seguito pressappoco lo stesso percorso per un altro affidamento diretto, anche questo legato al progetto di Trapani Capitale italiana della Cultura 2022. Anche in questo caso è stato necessario fare presto. Ed anche in questo caso è arrivata una proposta che a Palazzo d’Alì è stata considerata utile alla causa. La proposta è arrivata lo scorso 6 dicembre. E’ arrivata da Palermo, con la firma del direttore creativo della “Just Maria srls” Carlo Loforti. Nella nota inviata all’ufficio di gabinetto si legge: “Lieti di avere appreso la splendida notizia che dà comunicazione del fatto che la città di Trapani sia tra le dieci finaliste candidate ad ottenere il riconoscimento di Capitale italiana della Cultura 2022 ci terremmo ad avanzare con la nostra società, che da anni opera nel settore della comunicazione e della produzione video, una proposta di collaborazione per affiancarvi nel tentativo di ottenere questo importantissimo risultato”. In particolare; un video “Noi siamo il vento”, 3 video policromie, 4 podcast. Biglietto da visita della società, quello di essersi occupata della “Capitale” per Palermo (2018) e Matera (2019). L’11 dicembre arriva all’ufficio di gabinetto la nota dell’assessorato che consegna il disco verde all’ufficio per dare seguito alla collaborazione. La determina che chiude il cerchio è del 17 dicembre, si tratta della numero 4.016. Un affidamento diretto da 24.700 euro che passa al MEPA, anche se, come si sottolinea negli atti, poteva essere evitato. Rimanendo comunque una trattativa diretta. Pure in questo caso l’assessorato alla Cultura ha fatto riferimento alla necessità di accelerare i tempi e dell’urgenza delle procedure.

Notizie Correlate