TRAPANI, L’INCONTRO AL COMUNE CON L’ASSESSORE SAMONA’, LA QUARTA REPUBBLICA E LA POLITICA DEI SELFIE

6 Dicembre 2020

Una visita, due comunicati. Un documento congiunto? Non sia mai! Nei tempi la spunta l’assessore regionale alla Cultura Alberto Samonà. Secondo classificato il Comune di Trapani. Visita istituzionale dicono le due note. Quella di Palazzo d’Alì sottolinea – quando si occupa dei partecipanti – che erano presenti: “L’Assessore alla Cultura Rosalia d’Alì, l’Assessore al Patrimonio Dario Safina e l’Assessore all’Urbanistica Giuseppe Pellegrino”. Non va oltre. Cosa che invece fa l’assessore. Samonà ci tiene infatti a sottolineare che c’erano anche ed hanno preso parte all’incontro: “Il commissario provinciale della Lega Bartolo Giglio, quello comunale Marcello Campione, la responsabile regionale enti locali Maricò Hopps e il responsabile regionale attività produttive Annibale Chiriaco. Dunque, lo stato maggiore della Lega in un incontro definito istituzionale dalle due parti. E gli altri partiti verrebbe da dire? E soprattutto perché nella nota del Comune, nella lista dei presenti non figurano i dirigenti leghisti? La nota del Comune sui temi in discussione è ampia e circostanziata. “In primis – si legge – la candidatura di Trapani a Capitale italiana della Cultura. Essere in finale come unica città siciliana è un’opportunità per il rilancio della destinazione Sicilia e un’occasione per realizzare, in sinergia con la Regione, il piano strategico di sviluppo culturale di ambito sovracomunale contenuto nel dossier di candidatura. L’Assessore d’Alì ha sottolineato che è una sfida da vincere se si condivide la visione che la cultura è  una leva per il rilancio dell’attrattività dell’intera Regione. L’Assessore Samonà si è impegnato a sostenere Trapani in questa importante competizione, affermando che proprio sul territorio di Trapani sta ponendo l’attenzione per progettualità di ampio respiro”. L’assessore conferma, con la sua nota, ma prova ad essere più sintetico. “La città è l’unica siciliana fra le dieci finaliste”. Ed ha voluto ribadire “come in questo momento noi Siciliani #siamotuttitrapanesi e dobbiamo unirci per ottenere il risultato auspicato”. La nota del Comune entra nel merito di un’altra questione trattata: “La Colombaia, luogo simbolo della città”. Che ” versa in condizioni critiche e necessita di urgente intervento di recupero e valorizzazione; dal momento che non è  andata a buon fine la procedura di gara per l’affidamento a soggetti privati, la Città di Trapani, che nelle scorse settimane aveva già formalmente chiesto l’affido dello storico immobile, ha ribadito la disponibilità a gestire il bene in autonomia. Al riguardo l’Assessore regionale si è riservato di approfondire la questione”. La nota di Samonà conferma la sintesi e si ferma molto prima di quella del Comune: “Si è, inoltre, discusso del Castello della Colombaia e l’assessore Samonà ha assicurato il massimo impegno dell’Assessorato regionale dei Beni Culturali per la valorizzazione e fruizione di questo luogo, fra i principali simboli di Trapani”. Su quello che a Palazzo d’Alì viene indicato come affido, non c’è nulla. La nota del Comune affronta altri due temi trattati: “Villino Nasi e Palazzo della Vicaria, due immobili di rilevanza storico artistica, di proprietà del Libero Consorzio dei Comuni – ex Provincia – non utilizzati e di fatto negati alla fruizione pubblica. Su questo tema, nonostante i reiterati tentativi del Comune di ottenerne l’affidamento per valorizzarli con iniziative museali aperte al pubblico, quale elemento strategico della valorizzazione culturale, non si è trovato un accordo per lo sproporzionato canone d’affitto invece richiesto al Comune dalla ex Provincia che nei fatti preferisce tenere chiusi gli immobili – con il rischio ulteriore della vandalizzazione –  piuttosto che affidarli alla gestione comunale. Rispetto a ciò l’Amministrazione ha chiesto all’Assessore di farsi promotore di iniziative che possano favorire l’affidamento dei due beni al Comune”. Qui la nota dell’Assessore rimane assolutamente nel vago, limitandosi a dire che nell’incontro si è parlato di un “più ampio recupero dei beni culturali trapanesi”. La nota del Comune porta con sé, con le critiche alle scelte dell’ex Provincia, un contenzioso istituzionale che è ormai datato e che riguarda anche altre vicende amministrative. Samonà, tra un’amministrazione che non è certamente di centrodestra e leghista ed un commissario, quello dell’ex Provincia, Raimondo Cerami, nominato dal Presidente della Regione Nello Musumeci ha preferito glissare. La nota del Comune è andata avanti con il suo elenco: “Complesso Monumentale del San Domenico. Si è chiesto all’Assessore Samonà di monitorare le procedure interne al Dipartimento che per lungo tempo – dalla gestione del compianto Assessore Sebastiano Tusa – continuano a bloccarne l’iter, onde pervenire allo svincolo dell’ultima tranche di finanziamento per il completamento dei lavori di recupero dell’immobile. L’assessore Safina ha ribadito che   quest’ultimo step consentirebbe la riapertura del Complesso su cui l’amministrazione ha destinato la somma di 70.000 euro per il restauro del Campanile della Torre Campanaria che sarà oggetto di appalto a breve termine”. Per quanto riguarda la nota di Samonà il Complesso va inserito nel  “più ampio recupero dei beni culturali trapanesi”, perché non c’è traccia del problema nel suo comunicato. La nota del Comune incalza: “La Nave Romana scoperta sui fondali di Marausa merita un sito dedicato. L’intera area intorno alla foce del fiume Birgi – che in epoca romana doveva essere una sorta di porto canale – può diventare, nell’idea dell’Amministrazione Comunale Tranchida, un parco naturalistico archeologico di altissimo rilievo, un grande attrattore culturale, un luogo dove immergersi tra natura e storia alla scoperta di quei traffici mercantili che univano la Sicilia all’Africa. L’Assessore Pellegrino ha illustrato la fattibilità della realizzazione del Parco Archeologico nel terreno di proprietà privata che con il sostegno della Regione potrebbe essere acquistato dal Comune e convertito in area turistico culturale”. Sul punto la nota dell’Assessore non è più sintetica ma ermetica: “Tra i temi affrontati, anche quello relativo al secondo relitto di Marausa, la nave antica scoperta nei bassi fondali davanti alla foce del fiume Birgi”. L’ultimo tassello della nota del Comune: “Torre di Ligny che a breve sarà oggetto di lavori di restauro della facciata, grazie ad un finanziamento del Gal Elimos, deve essere messa a sistema di fruizione culturale con il villino Nasi, la Colombaia e il Lazzaretto”. Per quanto riguarda Samonà non può che rientrare nel “più ampio recupero dei beni culturali trapanesi”. La nota del Comune si congeda così: “Rispetto a tutte le questioni affrontate l’Assessore ha preso l’impegno a sostenere le iniziative del Comune che sono state considerate di importante impatto culturale”. Sarà pure così ma nella nota di Samonà non si fa mai cenno – con la sola eccezione della candidatura a Capitale italiana della Cultura – ad un’adesione dell’Assessorato alle iniziative del Comune. Sarà pure così, ma non viene argomentata. Nota a margine nelle foto inviate dal Comune e dallo stesso Assessore ci sono soltanto Samonà e l’assessore Rosalia D’Alì, di tutti gli altri non c’è traccia. Quando la politica e le istituzioni erano brutte, sporche e cattive – Prima, Seconda e Terza Repubblica – dopo un incontro istituzionale veniva concordato una nota ufficiale, con dichiarazioni congiunte, proprio per evitare quel che è facile notare mettendo a confronto le due in gioco. Sempre quando la politica e le istituzioni erano brutte sporche e cattive, agli incontri definiti istituzionali andavano e si presentavano soltanto i rappresentanti appunto istituzionali. Poi dopo, in altra camera, potevano anche esserci momenti di carattere politico. La Quarta Repubblica è invece social. E consente dunque i selfie. Consente anche che in una visita definita istituzionale, uno dei dirigenti di partito presente all’incontro possa scrivere un post del genere: “Questa è il nostro modo di fare opposizione, in maniera costruttiva!”. Con tanto di foto.

 

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