“E’ finito il tempo dei toni bassi. E’ finito il tempo di stare in silenzio”. L’onorevole Sergio Tancredi ha chiamato in causa l’Aula e nel suo intervento ha chiesto al Parlamento siciliano di prendere posizione sul sequestro dei 18 pescatori della sua città. “Oggi – ha aggiunto – è cominciato il primo giorno del quarto mese del sequestro. E’ necessario prendere una posizione molto forte. Il Governo italiano deve mettere in campo un’azione esaustiva”. Da qui l’atto d’accusa del parlamentare di Attiva Sicilia: “Se fossero stati americani, inglesi o francesi sarebbero già a casa”.
CASO LIBIA, TANCREDI: “SE FOSSERO STATI AMERICANI, INGLESI O FRANCESI SAREBBERO GIA’ A CASA. L’ARS SI FACCIA SENTIRE”
1 Dicembre 2020
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