Nulla di personale e di strumentale ma è necessario partire con il verso giusto. E’ questo il messaggio politico che accompagna l’iniziativa della minoranza consiliare, che ha deciso di presentare un esposto mettendo in discussione l’elezione di tre consiglieri di maggioranza. Precisamente: Giuseppe Nicolò Bannino, capogruppo di maggioranza, il vicesindaco Francesco Sammartano e la consigliera Ramona Aloia. La premessa della consigliera, ex candidata a sindaco Maria Sinagra, non poteva essere più chiara: “Lo avevamo annunciato durante la seduta di insediamento del consiglio comunale, lo scorso giorno 21, e siamo stati consequenziali. Il gruppo di minoranza ha presentato esposto per presunte irregolarità della legge regionale 31 del 24 giugno 1986 e delle successive modifiche, in merito alla proclamazione di tre consiglieri comunali in forza alla maggioranza, uno dei quali nominato vicesindaco”. La consigliera Sinagra, chiamata a guidare il gruppo di minoranza, fa il punto sulle tre contestazioni: “I primi due sono ufficiali superiori delle Forze Armate dello Stato e dovrebbero avere regolare nulla osta del Comando di appartenenza sia per la candidatura che per lo svolgimento stesso delle mansioni da consigliere comunale e da amministratore della cosa pubblica. Entrambi, alla data di presentazione delle liste avrebbero dovuto ottemperare alle incombenze che certificano la candidabilità e l’eleggibilità ma non rileviamo alcuna documentazione negli uffici comunali preposti”. Per quanto riguarda la consigliera Aloia la questione è un’altra. La sua presunta ineleggibilità sarebbe legata alla sua assunzione “in una cooperativa che esercita la propria attività nelle Egadi in convenzione con il Comune. Anche in questo caso si paleserebbe la violazione della legge regionale in questione”. La consigliera Sinagra conclude garantendo politicamente sulla decisione di presentare l’esposto: “Siamo certi che i tre consiglieri sapranno dimostrare la loro regolarità. Abbiamo detto chiaramente al sindaco Forgione che, come gruppo di minoranza, siamo disponibili a collaborare e questo nostro atto non deve essere inteso come ostruzionismo ma, semmai, come spinta e stimolo a fare della correttezza la strada maestra che ci deve vedere uniti nel percorrere sentieri di legalità”.