Il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida non poteva essere più chiaro. Ha chiesto l’intervento della Federazione Italiana Gioco Calcio e della Lega di serie C per fare chiarezza, una volta per tutte, sulla vicenda Trapani. Una presa di posizione forte, senza precedenti, che conferma e consolida l’unità di un territorio che vuole trasparenza d’atti e di comportamenti. Tranchida è pronto ad incontrare i vertici del calcio italiano e della Lega in qualsiasi momento. La condizione d’incertezza è ormai drammatica e va dunque definita nel più breve tempo possibile per evitare ulteriori danni alla città. Ecco il testo integrale della nota.
Com’è noto il Trapani Calcio S.r.l., al termine del Campionato di serie B, dello scorso anno, è stato retrocesso, a causa della penalizzazione di 2 punti, per non aver corrisposto €.70.000.00, nei termini previsti dalle norme federali, ai tesserati. Da quel momento è iniziata una discussione avente ad oggetto, dapprima la capacità della Società di iscriversi al campionato, ed in seguito la concreta possibilità di poter materialmente parteciparvi. A fronte di ciò, i cittadini ed i correttissimi tifosi Trapanesi hanno chiesto alla proprietà di vendere la Società a loro stessi, ovvero a soggetti in grado di assicurare la regolare partecipazione al Campionato di Lega PRO. Dinnanzi a tali questioni, seppur di carattere societario, è stato chiesto all’Ammistrazione Comunale di farsi garante di un percorso trasparente, che potesse assicurare un futuro alla maglia, che riproduce l’araldo del Comune di Trapani. L’Amministrazione, seppure è rimasta estranea alle vicende commerciali, ha cercato di svolgere il ruolo di garante, offrendo i palazzi istituzionali, quale sede del confronto tra le eventuali parti. Purtroppo, nonostante l’interesse dell’Amministrazione fosse quello di assicurare trasparenza ed un futuro al Trapani Calcio, le parti che hanno discusso della cessione del club non stanno garantendo, ad oggi nessuna delle predette 2 condizioni. Ma v’è di più. Infatti, non solo le operazioni societarie sembrano avvolte dalla nebbia, ma soprattutto non v’è alcuna certezza sulla capacita della compagine di assicurare una serena partecipazione al campionato. Basti pensare che ad oggi, è certo che molti lavoratori ed alcuni fornitori stanno presentando innanzi al Tribunale di Trapani, istanza di fallimento della Società e, che, nonostante la diffida del 10 settembre e del 24 settembre 2020, la medesima non sta più rispettando le condizioni di affidamento del centro sportivo comunale “Roberto Sorrentino”, concessogli dal Comune. A tutto ciò si aggiunge che non v’è notizia dei pagamenti degli emolumenti ai tesserati, che dovrebbero avvenire entro il 30 settembre 2020. Ove ciò non avvenisse, con l’aggravante della recidiva, il Trapani Calcio S.r.l. subirà una ulteriore sanzione, che renderebbe improba la partecipazione al campionato. Infine, la società non è stata nelle condizioni di assicurare lo svolgimento delle sedute di allenamento, nonché il funzionamento logistico ed a quanto sembra anche il rispetto di semplici protocolli sanitari anti Covid, che attualmente risultano rispettati anche dalle compagini dilettantistiche. Tutto ciò premesso, considerato che il Trapani Calcio rappresenta un presidio, oltre che sportivo, anche sociale, al fine di meglio comprendere quanto stia avvenendo, anche allo scopo di poter compiutamente svolgere il ruolo di garante, è d’uopo chiedere alla SS.LL. un incontro urgente e ci si augura risolutivo delle vicende.
Giacomo Tranchida
Sindaco di Trapani