ERICE, ANNULLATO IL DIVIETO DI DIMORA ALLA SINDACA TOSCANO. LA SUA PRIMA DICHIARAZIONE

8 Settembre 2020

A conti fatti ed allo stato delle cose la sindaca di Erice Daniela Toscano ed il fratello Massimo, chiamati in causa nel “caso parcheggi” non dovevano essere sottoposti al divieto di di dimora nei Comuni di Trapani ed Erice. Questo non vuol dire che siano stati acclarati i fatti ed un processo, con molta probabilità, quando sarà, avrà il compito di fare chiarezza. Quel che emerge, invece, dalle decisioni del Tribunale del Riesame di Palermo, è che la misura cautelare del divieto di dimora non doveva essere applicata. Di conseguenza, non sarebbero scattate le notifiche prefettizie di sospensione dalla carica sia della prima cittadina che del consigliere comunale di Trapani. Quel che ha deciso il Riesame rimanda, indirettamente, anche ad una richiesta, non accolta dal Giudice delle Indagini preliminari. La Procura della Repubblica aveva infatti chiesto gli arresti domiciliari per la Toscano. Il divieto di dimora, scattato all’inizio di luglio, ha portato al provvedimento del Riesame soltanto oggi per quanto riguarda la sindaca, che ha dovuto osservare il divieto, con la consequenziale sospensione dalla carica, che ha privato il Comune di Erice della sua guida legittimamente eletta con voto popolare. Il Riesame si è espresso soltanto ora perché gli uffici – pur in presenza di un’amministrazione in qualche modo bloccata – hanno osservato la sospensione delle attività per la pausa estiva. C’è da aggiungere che il consigliere Toscano, riuscito ad ottenere il pronunciamento del Riesame prima della pausa estiva – lo scorso 30 luglio – e quindi con la decadenza della sua sospensione dalla carica consiliare non avrebbe potuto partecipare alla seduta del 3 settembre – poi annullata per l’emergenza virus – perché la presidenza fino alla data di convocazione della seduta non aveva ricevuto alcuna comunicazione ufficiale sull’esito del Riesame. Il provvedimento del Tribunale rimanda anche alle richieste di dimissioni che sono piovute addosso alla sindaca all’indomani del “caso parcheggi”. Pressioni mediatiche e politiche che avrebbero potuto indurla a cedere alla richiesta, che era sempre più pressante. Anche in questa circostanza si sarebbe aperta una riflessione profonda sul diritto dei cittadini di essere amministrati da chi hanno votato a maggioranza di fronte a provvedimenti giudiziari che, per loro stessa natura, e procedura, sono decisamente parziali e temporali. Sindaca e consigliere possono dunque tornare alle loro attività politiche ed istituzionali, difendendosi, quando sarà necessario, nelle opportune sedi. La Toscano è indagata per abuso d’ufficio e calunnia, il fratello Massimo per abuso d’ufficio. Francesco Rallo, marito della sindaca, anche lui con il divieto di dimora confermato per atti persecutori e minacce.

La dichiarazione della sindaca Daniela Toscano

In data odierna il Tribunale del Riesame di Palermo ha annullato l’ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Trapani a seguito della quale sono stata sospesa
dalla carica di Sindaco del Comune di Erice. La pronuncia segue quella del 30 luglio
u.s. con la quale era stata annullata l’ordinanza del GIP, limitatamente alla posizione
di mio fratello, e rigeEato l’appello proposto dal PM che aveva chiesto l’aggravamento della misura cautelare mediante la sottoposizione della sottoscritta al regime degli
arresti domiciliari.

La vicenda processuale ha duramente colpito sia la sottoscritta che la mia famiglia ma non ha fatto venire meno in me lo spirito combaIvo e ciò nella consapevolezza
di avere operato sempre nel rispetto della Legge e soprattutto dei principi morali che
mi hanno sempre accompagnato nel mio percorso di vita, compresa quella politico amministrativa. In questo particolare momento posso solo rinnovare la mia fiducia
nella magistratura cui, nell’ipotesi in cui dovessi affrontare il processo, ripongo la
massima stima. Allo stato posso solo rilevare, amaramente, che rari, anzi rarissimi,
sono nel nostro paese gli amministratori pubblici sottoposti a misura cautelare per il
reato di abuso d’ufficio.
Ciò detto non posso che ringraziare la mia famiglia che mi è stata vicina, i numerosissimi cittadini Ericini, e non, che mi hanno manifestato il loro affetto e la loro vicinanza. Ringrazio anche il mio difensore, Avv. Giuseppe Rando che, con i suoi collaboratori, in primis la Dott.ssa Debora Ciaramitaro, non senza difficoltà organizzative e logistiche, dettate dalla misura cautelare che mi era stata applicata, si è prodigato per la
mia difesa. Intendo, infine, ringraziare gli esponenti politici, tutti: sia quelli che mi
sono stati umanamente vicini che quelli che – improvvidamente – hanno cavalcato
l’onda della vicenda giudiziaria e giustizialista.
Un ultimo ringraziamento lo rivolgo alla stampa, tutta: sia quella che mi ha rilasciato
manifestazioni di affetto e che ha mostrato il lato umano (e sono stati la stragrande
maggioranza) che quella, per fortuna minoritaria, che non ha perso l’occasione per
calpestare il principio della presunzione di innocenza spingendosi anche a riportare –
rigorosamente in modo parziale – stralci dei brogliacci della PG che, oltre a non avere
alcuna rilevanza penale, riguardavano un minore di età già colpito, nonostante la sua
giovane età, duramente dalle vicissitudini della vita.
Bene, anche questi esponenti “politici” ed a questi “giornalisti” rivolgo i miei sentiti
ringraziamenti perché l’occasione e la vicenda giudiziaria mi è stato gradita per conoscere lo spessore e la valenza dei primi e la professionalità dei secondi.
Compiuti gli incombenti burocratici mi rimetterò al servizio della comunità Ericina
che, per fortuna, non si è fermata ed ha proseguito il suo percorso di crescita e rinascita, percorso che in questi due mesi estivi è stato portato avanti egregiamente dal
Vice Sindaco e dalla Giunta municipale.

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