ARRESTO CAMMARERI. I CARABINIERI L’HANNO TROVATO A CASTELVETRANO

20 Agosto 2020

“Pummaroro” è finito nella rete dei Carabinieri. S’è tradito da solo, accompagnando alla porta la moglie. Francesco Paolo Cammareri è stato arrestato a Castelvetrano. Le forze dell’ordine erano sulle sue tracce dallo scorso 15 luglio quando aveva deciso di evadere dagli arresti domiciliari. S’era strappato il braccialetto elettronico abbandonando la sua abitazione nel quartiere San Giuliano del Comune di Erice. La nota dei Carabinieri lo presenta così: “Vanta numerosissimi precedenti penali alcuni dei quali particolarmente rilevanti e connotati da un indole violenta. E’ stato arrestato circa un anno fa perché ritenuto responsabile, assieme ad altri complici ancora ignoti, della drammatica rapina messa a segno nel gennaio del 2019 ai danni dei coniugi Salone, picchiati e narcotizzati nella loro villa di Casa Santa, venendo, di recente, sottoposto agli arresti domiciliari nella sua abitazione nel Rione San Giuliano dove lo chiamano <<Padrino>> per i contatti, da lui millantati, con esponenti di Cosa Nostra”. Le indagini dei Carabinieri hanno avuto come punto di riferimento i suoi familiari per scoprire la rete di protezione che avrebbe potuto far risalire al suo nuovo “domicilio”. I movimenti della moglie sono stati passati ai raggi x ed hanno portato alla soluzione del caso. Tra i movimenti seguiti “quelli che più hanno destato il sospetto, erano i ripetuti spostamenti che la moglie del Cammareri – continua la nota dei Carabinieri – metteva in atto giornalmente verso Castelvetrano, cambiando spesso autovettura nella speranza di sfuggire agli investigatori. Dopo diversi giorni di pedinamenti si è giunti presso un abitazione del centro di Castelvetrano dove la donna si recava con cadenza quasi quotidiana, verosimilmente per dare assistenza al marito”. Poi l’errore fatale di Cammareri. “Nella giornata di ieri però il malvivente – sottolinea la nota – accompagnava la moglie sull’uscio dell’abitazione venendo così allo scoperto. Scattava quindi il blitz dei militari della Compagnia di Trapani coadiuvati dai colleghi della Compagnia di Castelvetrano i quali al momento dell’irruzione in casa trovavano nella disponibilità del malvivente un borsello con all’interno due pistole cariche con matricola abrasa nonché ulteriore munizionamento”. A Cammareri non restava che “congratularsi con i militari operanti per il risultato raggiunto”. Coinvolta anche la coppia (M.G. e D.S.G.) che lo ospitava. Per loro è scattata l’accusa di favoreggiamento e di conseguenza l’arresto. Per Cammareri si sono aperte le porte del carcere di San Giuliano.

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