PD, BARBAGALLO AL VERTICE DEL PARTITO IN SICILIA. GUCCIARDI RIPRENDE QUOTA

13 Maggio 2020

Il Pd siciliano riparte da un ex assessore del governo Crocetta. Toccherà ad Antony Barbagallo guidare il partito in una fase politica, sociale ed economica che ha una sola certezza, l’incertezza della pandemia. Catanese, 47 anni, avvocato, in quota all’Area Dem. La corrente – di un partito che dice non avere correnti – che fa riferimento al Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, uno dei democratici più quotati nel partito. Non è un mistero che sia studiando da Presidente del Consiglio dei Ministri per farsi trovare pronto se l’esperienza del governo Conte dovesse subire un inciampo, una crisi irrecuperabile. Barbagallo avrebbe dovuto confrontarsi con Antonio Ferrante, che ha però deciso di fare un passo indietro ritirando la sua candidatura. Il neo segretario del Pd siciliano potrà mettere a frutto il lavoro svolto nel governo Crocetta. Si tratta quasi di un valore aggiunto per i dem perché Barbagallo si è occupato di turismo. E soltanto con la ripresa del turismo la Sicilia potrà ancora sperare di avere un futuro. Non c’è stato soltanto il via libera al nuovo segretario ma anche alla fase congressuale che si è bloccata per l’emergenza virus. Da domani e per 15 giorni, congressi dei circoli on line. Una novità che dovrà tuttavia essere tarata con gli spazi di democrazia che sono le fondamenta di un congresso. Trecento circoli dovranno eleggere i rispettivi segretari comunali, sarà la volta di quelli provinciali. In discussione anche i delegati all’assemblea regionale del partito. Il Pd trapanese pre virus è riuscito a tenere soltanto due congressi cittadini, quello di Castelvetrano e l’altro di Santa Ninfa. Nel primo è stato eletto all’unanimità Pasquale Calamia, nel secondo, Vincenzo Di Stefano. Sia in un caso che nell’altro si tratta di dirigenti che sono in linea con la scelta di Barbagallo. Calamia è uno stretto collaboratore dell’onorevole Baldo Gucciardi che, a sua volta, oltre ad essere della stessa “corrente” di Barbagallo ne ha anche condiviso l’azione di governo, con la delega alla Salute, nel governo Crocetta. Di Stefano fa parte del gruppo di ex Ds che fanno riferimento al sindaco di Santa Ninfa Giuseppe Lombardino che, da tempo, ha stretto un patto di collaborazione con Gucciardi. Il clima unitario che si è manifestato negli unici due congressi svolti dal Pd trapanese dovrebbe essere confermato anche in questa fase da post virus, o comunque di coabitazione con il virus. Dovrebbe tuttavia rimanere in campo il confronto per la segreteria provinciale con le candidature del sindaco di Salemi Domenico Venuti, anche lui vicino a Gucciardi, e Valentina Villabuona che rappresenta l’area di “Base riformista” e che assieme al segretario uscente Marco Campagna ha indicato, più volte, una “terza via” per il rilancio del partito in provincia. Ma in tante questioni Pd, ironia della sorte, ce n’è una che rimanda alla politica ma che non è più politica. Andando oltre schieramenti, mosse tattiche, appartenenza alla stessa corrente, Barbagallo a Trapani ha avuto come suo punto di riferimento l’ex sindaco Mimmo Fazio. Una conoscenza e poi un’amicizia nata tra i banchi parlamentari ma non legata a questioni politiche ma di reciproca stima.

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