CONCESSIONI BALNEARI, PERNA (IV): “SISTEMA FEUDALE. VIA LIBERA AL MERCATO”

4 Gennaio 2024

L’Europa non sa più come dirlo, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato quanto mai chiaro: le concessioni balneari vanno messe a bando. Bisogna aprire le porte del mercato in un sistema che invece è assolutamente chiuso e con interessi di parte ben definiti e cristallizzati nel tempo. Ma il governo nazionale non ci sente. Ed il governo regionale è sordo. Costi quel che costi, ed il costo prima o poi sarà pesante da pagare. Quella della Commissione Eu è come una manovra a tenaglia. Lo scorso mese di novembre ha scritto all’Italia. Ecco il titolo della missiva: “Concessioni balneari in Italia/Violazione della Direttiva e dei Trattati in funzione dell’Ue”. La prassi dice che uno Stato membro, una volta che riceve il parere motivato della Commissione, su un caso specifico, ha due mesi di tempo per rispondere ed adeguarsi alle norme Ue. I tempi sono dunque maturi per prendere una decisione. E” evidente che la questione rimane di carattere politico e che i governi nazionale e regionale devono confrontarsi con la “lobby” delle concessioni. “Lobby” non organizzata ma sicuramente forte ed in grado di farsi sentire nelle aule parlamentari. Ci sono situazioni di monopolio e soprattutto non ci sono margini per la concorrenza vera, quella sul campo. Italia Viva regionale, con il suo responsabile Giuseppe Perna va alla sostanza. “Sul tema delle concessioni balneari – sottolinea il dirigente di IV – non si può più procrastinare, vanno liberalizzate le licenze, garantendo i già concessionari che hanno sempre pagato il demanio ed hanno affrontato investimenti strutturali. In Sicilia la questione interessa circa tre mila concessioni, datate, a prezzi fuori mercato, ed assegnate a soggetti imprenditoriali che nel lungo tempo risultano morosi”. Il sistema è ormai fuori controllo: le concessioni sono in mano dei soliti noti, che spesso sono anche morosi nei confronti del demanio per canoni che non hanno nulla a che vedere con le logiche di mercato. E’ un settore fuori da ogni rispetto delle regole europee che non intende cambiare per alcun motivo. Settore che finora ha potuto contare sulla debolezza della politica che continua a manifestarsi. Perna lo denuncia apertamente: “Cosa fa il governo Schifani? Il 31 Dicembre proroga con un decreto a firma dell’Assessora Elena Pagano di un altro anno le concessioni balneari, non proteggendo gli interessi dei siciliani e mostrandosi assolutamente illiberale. Questo è inaccettabile in un’Isola che vede negli stabilimenti balneari le strutture ricettive maggiormente frequentate sia dai turisti in in-coming che dai siciliani stessi. Perna fa riferimento anche all’ultimo intervento del Capo dello Stato: “Il monito del Presidente Mattarella è chiaro come è chiaro il richiamo dell’Unione europea sulla questione.  Meloni e Schifani non possono più rimandare, mettano a gara le concessioni subito e destinino risorse per contributi a fondo perduto dedicati al ristoro dei vecchi concessionari che non dovessero aggiudicarsi le nuove gare. Basta procrastinare una scelta di buon senso per tutelare un’idea feudale del nostro sistema economico che i governi nazionale e regionale si ostinano a difendere alla faccia del libero mercato”.

 

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