MARSALA, DUE ABITAZIONI, DUE “SERRE”, UN ARRESTO AI DOMICILIARI

Si era organizzato più che bene Carlo Christian Amato (32 anni). Una “serra” in un magazzino nel terreno di pertinenza della casa di contrada Berbarello, ed un’altra nell’abitazione di Sappusi. E per abbattere i “costi di produzione”: un allaccio abusivo all’energia elettrica nella prima abitazione e la manomissione del misuratore nell’altra. Ma i Carabinieri si sono insospettiti, l’hanno tenuto d’occhio ed alla fine hanno deciso d’intervenire. Ed ora Amato si trova ai “domiciliari”, con braccialetto elettronico, nelle casa di Berbarello, mentre quella di Sappusi è sotto sequestro. Le accuse nei suoi confronti, detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e furto aggravato di energia elettrica. Ecco cosa hanno trovato i Carabinieri nelle due abitazioni. Nel magazzino “era stata allestita – si legge in una nota dei Carabinieri – una serra artificiale, munita di un impianto di lampade alogene, ventilatori, deumidificatori e condizionatori d’aria. In particolare, su una rete in nylon fissata al muro, sono state rinvenute dai Carabinieri diverse infiorescenze di sostanza stupefacente del tipo marijuana in fase di essiccazione, del peso complessivo di 500 grammi circa. Inoltre, sempre nel citato magazzino, sono stati rinvenuti diversi vasi in plastica – di cui parte ancora ricolmi di terriccio – oltre a vari fertilizzanti e materiale solitamente utilizzato per la pesatura ed il confezionamento dello stupefacente”. Questo invece il resoconto della perquisizione nell’abitazione di Sappusi: “Un’altra stanza adibita a serra ove – sebbene non vi fossero al momento del controllo piante di marijuana in vegetazione – sono state rinvenute, così come per l’appartamento di contrada Berbarello, attrezzature e fertilizzanti utili allo scopo, nonché residui di piante estirpate e fogliame delle stesse per un peso complessivo di quasi di 10 chilogrammi”. I Carabinieri si sono presentati in casa di Amato lo scorso 27 aprile alle prime luci dell’alba.