BREXIT, CAPPERO DI PANTELLERIA E SALE DI TRAPANI DA DIFENDERE

11 Febbraio 2020

Tempi duri per il cappero di Pantelleria e per il sale marino di Trapani? Forse sì, dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. L’allarme sulle eccellenze “made in Italy” è reale. Senza un accordo commerciale si assisterebbe, infatti, al ritorno delle frontiere, con il conseguente pagamento di dazi e controllo delle merci che provengono dall’Italia. Ma il punto più grave e che sono in discussione le garanzie sulla tipicità dei prodotti, come nel caso del cappero e del sale. Coldiretti ha già fatto un po’ di conti: “Potrebbe essere a rischio il 30% dei prodotti agro-alimentari italiani che corrispondono a forniture stimate a circa 3,4 miliardi di euro”. Si tratta di una questione economica seria che va affrontata anche in punta di diritto. “Affinché si possa salvaguardare il made in Italy agroalimentare è necessario stipulare un accordo nel quale vengano regolate una serie di questioni fondamentali per gli scambi commerciali – ha dichiarato Rosa Mosca, esperta di proprietà intellettuale dello studio legale di Rödl & Partner – e che non deroghi ad alcuni principi fondamentali dell’agricoltura europea: ovvero la tutela dell’ambiente e della salubrità degli alimenti, la salvaguardia dell’agricoltura in quanto tale, il riconoscimento dell’origine dei prodotti e delle materie prime”. C’è un ulteriore vertenza che va discussa con il Regno Unito: “Il riconoscimento delle indicazioni geografiche protette IGP o denominazione di origine protetta DOP, senza intesa, non sarebbe più garantito sul mercato britannico, con il conseguente avanzamento delle imitazioni e delle contraffazioni delle nostre specialità e il rischio di vendita in Paesi terzi che non rispettano gli standard europei come ad esempio gli Stati Uniti”. Rosa Mosca indica una prima controffensiva: “In attesa degli auspicati accordi commerciali per ciò che concerne i titoli di privativa quali i marchi collettivi, che informano i consumatori che il produttore dei beni o il fornitore di servizi appartiene a una determinata associazione di categoria e che ha il diritto di utilizzare il marchio, come per esempio il Grana Padano o il Vetro artistico Murano, e di certificazione dell’UE, che hanno lo scopo di registrare determinate caratteristiche dei prodotti o dei servizi, ci sarà la possibilità entro 9 mesi dall’uscita definitiva del Regno Unito dall’Unione Europea di creare un corrispettivo parallelo marchio nazionale, così da avere una tutela, seppur minima, dei prodotti italiani nel Regno Unito”. Nel mirino della Brexit, ancora in Sicilia, ci sarebbero anche il pomodoro di Pachino ed il pistacchio di Bronte.

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