La sfida per la difesa dell’Ospedale di Castelvetrano intercetta la critica del territorio per la ricostruzione infinita dopo il terremoto del 1968. Due facce della stessa medaglia, quella dell’incapacità di rispondere alle esigenze di un’area come quella della Valle del Belice. Cinquantadue anni che rimangono ancora in discussione. E che il sindaco di Partanna Nicola Catania – a capo del coordinamento dei primi cittadini della Valle – torna a rilanciare alla vigilia delle commemorazioni: “Anche quest’anno i 21 Comuni della Valle si apprestano a ricordare il 52 esimo anniversario il terremoto che la notte fra il 14 e il 15 gennaio 1968 sconvolse il Belice. Una ricorrenza che quest’anno cade nel pieno di una rivendicazione che ci ha portato negli ultimi mesi a Roma per interloquire con il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Giancarlo Cancelleri al fine di trovare una soluzione definitiva al completamento della ricostruzione. Abbiamo esposto, per l’ennesima volta, le tematiche più urgenti da affrontare in materia di opere di urbanizzazione primaria e di edilizia privata ricevendo rassicurazioni dal viceministro, d’intesa con la titolare del dicastero Paola De Micheli, in rappresentanza delle istituzioni nazionali, sulla volontà di dare una risposta definitiva a tutte le questioni avanzate”. Catania fa da portavoce: “Abbiamo preso atto della disponibilità espressa dal ministro e dal viceministro. L’auspicio adesso è che le soluzioni alle urgenze non più rinviabili indicate nel corso della riunione siano finalmente risolte e che il rammarico per la continua assenza dello Stato, a dir poco mortificante per chi ogni giorno fra immensi sacrifici e ostacoli cerca di creare opportunità di sviluppo, possa trasformarsi nella soddisfazione di vedere finalmente riconosciute le nostre giuste rivendicazioni”. Da qui Catania lancia la sfida per l’Ospedale: “Richieste che in questo momento non possono prescindere anche dall’attenzione verso una struttura fondamentale per il Belice come l’ospedale Valle del Belice <<Vittorio Emanuele II>> di Castelvetrano. Nosocomio per il quale i sindaci si trovano ancora una volta costretti a promuovere azioni di salvaguardia al fine di scongiurare un declassamento insostenibile per le loro popolazioni e per sollecitare una deroga al decreto Balduzzi da inserire nel decreto legge milleproroghe. Per la tutela dell’ospedale siamo pronti a scendere nelle piazze insieme con le nostre popolazioni a tutela di un diritto alla salute che non può essere calpestato impunemente. Ci appelliamo infine alle istituzioni nazionali perché ci supportino per chiudere la questione Belice e al Presidente della Regione Nello Musumeci perché ci sostenga aprendo, se necessario, anche una vertenza con lo Stato, con l’obiettivo di trovare una definitiva soluzione alla annosa e vergognosa vicenda del completamento, sempre promesso e mai mantenuto, della ricostruzione. A due anni dalla visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ci aveva fatto sperare in una rapida e conclusiva soluzione all’annosa questione, dobbiamo rilevare con amarezza, ancora una volta, che senza l’intervento delle istituzioni nazionali alle istanze del territorio di cui noi amministratori siamo portavoce non si potrà mai dare risposta certa e finale. Al ricordo, quest’anno, si unisce ancora e con vigore la lotta per ottenere una volta per tutte ciò che ci spetta di diritto. Onorare la memoria delle tante vittime del sisma significa non cedere mai alla rassegnazione e continuare a combattere perché vengano riconosciuti i diritti del nostro territorio a una ricostruzione degna, completa e funzionale al suo sviluppo”.
VALLE DEL BELICE, ANNIVERSARIO DI “LOTTA”. CATANIA: “METTIAMO LA PAROLA FINE SULLA RICOSTRUZIONE POST TERREMOTO. ALLARME ROSSO SULL’OSPEDALE”
13 Gennaio 2020
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