La stretta di mano tra Salvatore Tallarita e Maurizio Miceli – durante i lavori del convegno organizzato da Fratelli d’Italia – ha assunto un valore simbolico. C’erano, faccia a faccia, il promotore e leader del Comitato Misiliscemi che ha ottenuto e vinto il referendum per istituire il nuovo Comune, ed il leader politico che si è posto a capo di un un altro Comitato, quello del No al referendum che ha portato 8 frazioni trapanesi a decidere di lasciare il capoluogo. Ha vinto Tallarita ma il confronto è rimasto ed è ancora aperto. Quest’ultimo, tra l’altro, parafrasando un altro ospite-relatore, il direttore artistico del Luglio Musicale Trapanese che ha affermato: “Trapani è una delle città più belle d’Europa ma non lo sa”, si trova nella stessa condizione della città. Ha messo in campo – assieme a tanti altri – l’unica vera operazione politica e territoriale degli ultimi 20 anni, almeno, e non lo sa. O meglio ha preferito – e non si è smentito neanche oggi – tenere un profilo basso ma con una determinazione senza precedenti. Linea che ha voluto confermare: “Il progetto Misiliscemi è nato nel 2005, ma non contro qualcuno ma come esigenza, di fronte ad una politica sorda. Eravamo e siamo fuori dalle strategie di sviluppo. Ma non vogliamo fare la riserva indiana, per eleggere il nostro sindaco, per avere il controllo del territorio. Punteremo, quando avremo il nuovo Comune, ad aprirci all’esterno, vogliamo fare sistema per ridare dignità alla nostra terra. Mi auguro che Misiliscemi possa essere il luogo della rinascita”.
CONVEGNO FDI/5, TALLARITA: “MISILISCEMI NON SARA’ LA NOSTRA RISERVA INDIANA. FAREMO SISTEMA”
7 Dicembre 2019
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