Valle del Belice, ricostruzione infinita. Ora c’è un nuovo ordine del giorno che prova a mettere la parola fine sul terremoto del 1968. “Roma batte un colpo”, sottolinea una nota dell’onorevole del Movimento Cinque Stelle Antonio Lombardo. L’ordine del giorno porta la sua firma. E c’è l’impegno del governo “a valutare l’opportunità di porre in essere tutte le azioni utili a quantificare e a certificare l’attuale fabbisogno finanziario della Valle del Belice, individuando in modo definitivo le risorse necessarie per completare, su una scala di priorità, la ricostruzione dell’edilizia privata e provvedere alla realizzazione e al completamento delle opere di urbanizzazione e delle altre opere pubbliche della Valle del Belice, con tempistica certa”. L’onorevole ha provato a fare il punto della situazione: “A distanza di oltre 50 anni dai disastrosi eventi sismici che hanno colpito la Valle del Belice siamo ancora ben lontani dal completamento dei lavori di ricostruzione, sia delle abitazioni private sia di tutte quelle opere pubbliche e di urbanizzazione presenti sul territorio, e dalla realizzazione degli interventi di bonifica ambientale risultati necessari a seguito del sisma, connessi allo smaltimento dell’amianto utilizzato a quel tempo nella costruzione delle strutture abitative. È ancora attuale la questione legata al pericolo di crollo di vecchi ruderi abitativi presenti nei centri dei Comuni della Valle del Belice alla quale si accompagna la mancata individuazione di adeguati fondi da destinare al recupero di taluni immobili di particolare pregio storico, artistico e monumentale danneggiati dal sisma e mai recuperati Anche la viabilità intercomunale, provinciale e statale è oggi inadeguata”.
VALLE DEL BELICE, VIA LIBERA AD UN ORDINE DEL GIORNO DEL GRILLINO LOMBARDO
28 Novembre 2019
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