ARS, PALMERI (M5S): “CI RIPROVANO CON L’INCENERITORE IN PROVINCIA DI TRAPANI?”

27 Novembre 2019

E’ la stessa parlamentare grillina a dire che nel progetto non si parla di una sua realizzazione – di un inceneritore – ma è sempre la stessa deputata M5S, Valentina Palmeri ad essere dubbiosa su una iniziativa che ha già carte e documenti sul tavolo dell’Assessorato regionale competente. “Secondo uno Studio di impatto ambientale pubblicato sul sito dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente, sarebbe in corso – ha dichiarato la deputata pentastellata – un’iniziativa per realizzare nel trapanese un impianto di trattamento dei rifiuti e produzione di energia da bio-metano”. L’onorevole ha già approfondito la questione: “Il documento non contempla l’ipotesi dell’incenerimento, ma restano diversi gli aspetti da approfondire. Di certo c’è la solita istanza calata dall’alto, sganciata da qualsiasi pianificazione e concertazione pubblica, con potenzialità di trattamento dei rifiuti estremamente sovradimensionate rispetto alle necessità del territorio: si parla infatti di 80.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati e di 50.000 di differenziata. Inoltre, l’iniziativa partirebbe da un soggetto che non è un operatore industriale. Quindi, sembrerebbe privo dei requisiti economici previsti dalla legge, ossia la pregressa esperienza nella pratica industriale”. Ecco perché la Palmeri vuole qualche spiegazione: “Diverse quindi le ambiguità da chiarire. Staremo in guardia e approfondiremo il progetto per evitare nuove aggressioni ai danni dell’ambiente, del territorio e della popolazione trapanese”. La parlamentare grillina si rifà alla storia recente per consolidare i suoi elementi di preoccupazione: “Al momento pensiamo di non dover escludere alcuna ipotesi, nemmeno che si tratti, per le troppe analogie, di soggetti che si muovono in continuità con la proposta dell’impianto di contrada Gallitello. L’esperienza insegna che, spesso, dietro le domande fatte da società che non operano nel settore vi sono altri soggetti che subentrano a tali società preferendo non apparire. L’assessore si appresti ad emanare una direttiva che preveda la decadenza automatica delle autorizzazioni quando le stesse sono cedute ad altro soggetto diverso dal richiedente e ad esso non legato”.

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