L’elenco delle presenze e delle assenze non è determinante e conclusivo ma sicuramente indicativo. All’appello del presidente dell’Airgest Salvatore Ombra, che ha voluto confrontarsi con gli amministratori del territorio provinciale hanno deciso di soprassedere i Comuni di Castelvetrano, Partanna, Campobello di Mazara, Pantelleria, Santa Ninfa, Vita, Salaparuta e Poggioreale. Con la sola eccezione del Comune di Salemi, emerge un dato politico che va considerato con grande attenzione: la Valle del Belice ha deciso di passare un turno. All’appello di Ombra hanno invece risposto i Comuni di Trapani, Erice, Valderice, Favignana, San Vito Lo Capo, Buseto Palizzolo, Marsala, Calatafimi-Segesta, Castellammare del Golfo, Custonaci, Alcamo, Petrosino, Paceco e Mazara del Vallo. Gibellina è sempre stata fuori dai giochi. La presenza alla Camera di Commercio è stata accompagnata in alcuni casi dagli interventi di sindaci o assessori delegati. Il sindaco del capoluogo Giacomo Tranchida ha assicurato l’impegno del suo Comune, in quota parte, per i 2 milioni che dovranno arrivare dalle amministrazioni locali. Ha anche detto di essere pronto ad intervenire se non ci saranno le condizioni per saldare il debito pregresso con Ryanair, dovuto alla morosità di alcuni Comuni. Ha ribadito che l’impegno per Birgi non condizionerà il progetto di marketing territoriale che sta proponendo il Distretto Turistico e che vede Trapani tra i Comuni più solidali e convinti. Da qui un’altra conferma: “Noi i turisti vogliamo che arrivino anche dagli altri aeroporti”. Tranchida ha poi battuto cassa per vicende ancora aperte: “La Regione deve tornarci indietro i 2 milioni e mezzo di euro per il ristoro dei danni causati dall’intervento militare in Libia, ma i soldi non devono più passare dal Libero Consorzio. O vanno all’Airgest o ai Comuni che li vincoleranno ad iniziative di promozione del territorio. Ma dobbiamo ottenere anche i soldi dal governo nazionale. Anche qui si tratta del ristoro per i danni della guerra in Libia”. Si tratta di 5 milioni di euro. Tranchida, oltre a ribadire più volte, che il marketing territoriale – per la nuova destinazione – e gli interventi per Birgi si muovono autonomamente ha chiesto garanzie sull’accordo con Ryanair per poter partecipare alla definizione delle rotte ed ha chiesto al governo regionale ed alla politica siciliana di cambiare la legge sul trasporto pubblico locale: “Qui c’è un sistema di concessioni che non consente di liberare il mercato per il trasporto turistico. Faccio un esempio, l’ATM, società partecipata del mio Comune, non può uscire dai confini comunali e non può raggiungere l’aeroporto di Palermo, mentre altri, privati, con la concessione, possono fare quel che vogliono. Noi potremmo definire un collegamento importante per la nostra città ma non possiamo farlo perché la legge non lo consente. Invito Ombra, del resto, la sua nomina è governativa, a fare squadra su questo punto”. Tranchida s’è posto poi il problema di come concretizzare il nuovo co-marketing per arrivare ai 2 milioni di euro che Ombra ha indicato come quota affidata ai Comuni: “Si può entrare nel capitale sociale, seguendo le regole di legge. Non si può invece pensare ad una tassa di scopo perché, anche in questo caso, bisogna fare i conti con le norme. Si può intervenire sulla tassa di soggiorno o concordando anche con i privati una serie di agevolazioni per chi intende scegliere il nostro territorio”.
BIRGI, TRANCHIDA: “IL MARKETING TERRITORIALE NON SI TOCCA. MA PRONTI A SOSTENERE L’AEROPORTO”
14 Ottobre 2019
Notizie Correlate