L’ex vicesindaco di Erice Angelo Catalano è stato condannato ad un anno e nove mesi per corruzione ed abuso d’ufficio. Ha deciso di patteggiare la pena chiedendo così la sua vicenda giudiziaria. Corruzione ed abuso d’ufficio per avere favorito alcune aziende che si mostravano poi riconoscenti nei suoi confronti, anche se non è mai stata accertata alcuna dazione di denaro. Si trattava, nella sostanza, di una sorta di scambio di favori. Catalano è stato a lungo agli arresti domiciliari e l’inchiesta su di lui e su alcuni imprenditori ha scatenato una durissima polemica politica aprendo il confronto sulla questione morale al Comune. Polemiche e scontri che sono rimasti nell’ambito delle dinamiche politiche senza alcun riscontro giudiziario. La sentenza ha registrato le prime reazioni, a cominciare da quella dell’ex deputato regionale del Psi Nino Oddo: “La condanna dell’ex vicesindaco mi impone qualche riflessione. Si tratta di uno degli esponenti più importanti degli ultimi 15 anni di governo della vetta. I socialisti, in questi mesi, e di questo ci è stato dato atto pubblicamente e privatamente, anche da chi, per anni, ci ha combattuto, non hanno infierito, né cavalcato il clima di contrapposizione frontale che scaturiva dalle iniziative giudiziarie e dai boatos circa ulteriori sviluppi che riguardavano l’amministrazione ericina. Anzi, abbiamo votato favorevolmente atti che, a nostro giudizio, potevano avere implicazioni positive ed auspicate dalla gente”. Premessa che consente ad Oddo di entrare nel merito politico delle vicende ericine: “Si squarcia un velo su una stagione politica che era partita con la criminalizzazione degli avversari – banda bassotti – e gli accordi traversali”. L’ex parlamentare ricorda che c’è un processo in corso che riguarda lui e l’ex sindaco di Erice Giacomo Tranchida “su presunti accordi del 2007 dello stesso Tranchida con Manuguerra e Montalto”. Oddo si ferma qui perché il processo è in corso. Aggiunge invece nella sua ricostruzione politica anche la vittoria dell’attuale sindaca Daniela Toscano. Vittoria al primo turno contro il candidato socialista Luigi Nacci “per una manciata di voti e con determinanti ed inspiegabili trasmigrazioni di lista nelle ultime ore”. Detto questo Oddo rilancia “nella speranza che si possa aprire una fase nuova nella politica ericina”. Il dirigente socialista propone una sorta di Patto del Rispetto che “metta al centro gli interessi preminenti dei cittadini”. “Su questa strada – conclude – il Psi ed i suoi consiglieri sono disponibili, anche da subito, a collaborare con tutte quelle forze che sono pronte a condividere questo minimo comune denominatore. Senza inciuci che la gente non capirebbe ma fornendo, se del caso, segnali reciproci di rispetto, quantomeno istituzionale”.
ERICE, L’EX VICESINDACO CATALANO PATTEGGIA LA PENA. ODDO (PSI): “SERVE IL PATTO DEL RISPETTO”
24 Settembre 2019
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