TRAPANI, IL CO-MARKETING DEI COMUNI PER RILANCIARE IL TURISMO SUL TERRITORIO

26 Agosto 2019

Poco più di 2 milioni di euro in 3 anni per puntare ancora ad un rilancio turistico del territorio trapanese, almeno di una sua parte. Di quei Comuni che “scommettono” su nuovo co-marketing. Risorse comunali per attrarre turisti e produrre ricchezza. La sfida è stata lanciata dalle amministrazioni di Trapani, Marsala, San Vito Lo Capo, Favignana, Erice, Castellammare del Golfo, Valderice, Custonaci, Paceco, Salemi e Buseto Palizzolo. Comuni che fanno parte del Distretto Turistico Sicilia Occidentale che sarà lo strumento operativo. “La Fondazione – si legge nell’accordo di collaborazione – procederà alla stipula dei contratti per l’acquisizione dei beni e dei servizi necessari all’attuazione del progetto ed, altresì, agirà quale rappresentante dei Comuni sottoscrittori del presente Accordo nei confronti di terzi ed in generale di qualunque soggetto pubblico e privato per tutto ciò che concerne l’approvazione del progetto”. Distretto, dunque, con delega ampia, ma con un obiettivo ben definito: dar vita ad un’offerta turistica che possa definire un sistema articolato d’iniziative e di soluzioni operative per porre il territorio trapanese sul mercato ed in grado di affrontare la concorrenza nazionale ed internazionale. Sul mercato, quindi, per ottenere quote di turismo. L’investimento complessivo di 2.516.250 euro in 3 anni è frutto di una ripartizione tra gli 11 Comuni che hanno aderito al progetto. La quota è stata definita prendendo in considerazione gli interventi finanziari di ogni singola amministrazione quando i Comuni finanziavano il co-marketing per l’aeroporto di Birgi. La quota di quegli anni è stata ridotta al 50% ed i Comuni dovranno versarla annualmente dopo avere approvato i rispettivi bilanci. Al Distretto il compito di trasformare 2 milioni mezzo di euro in immagine, in destinazione turistica per incrementare la presenza sul territorio e per destagionalizzare. Il campo d’azione della Fondazione è aperto anche se nell’Accordo vengono delineate le linee guida d’intervento. E’ anche un Accordo aperto ai Comuni che hanno deciso di non aderirvi. Se lo faranno in seguito sanno già quanto sarà oneroso il loro impegno perchè c’è una tabella che rimanda al vecchio co-marketing con tanto di quota di riferimento. Accordo con una dimensione temporale triennale che si concluderà nel 2021.

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