RIFIUTI, ARRESTATI DUE DIRIGENTI DI ENERGETIKAMBIENTE

16 Maggio 2019

Accuse pesanti, traffico illecito di rifiuti ed inquinamento ambientale. La Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ha colpito duro ed i Carabinieri Forestali di Palermo hanno posto agli arresti domiciliari due punti di riferimento della società “Energetikambiente”. Si tratta del responsabile operativo Italia Meridionale Giovanni Maria Picone e del procuratore di secondo livello e capo cantiere Benedetto Cottone. Ci sono anche altre 8 persone indagate e l’operazione delle forze dell’ordine sembra davvero all’unizio. Potrebbe infatti estendersi fino a fare chiarezza sugli appalti. Lo sversamento dei rifiuti liquidi prodotti dalla frazione organica e la dispersione delle terre da spazzamento prelevate dal servizio di pulizia delle strade avveniva in in sito della società che si trova nel Comune di Partinico. La raccolta dei rifiuti messa sotto osservazione fin dal settembr dell’anno scorso rimanda al Comune di Alcamo. I Carabinieri Forestali e la Magistratura hanno lavorato sulle intercettazioni telefonifiche e su alcuni video che hanno consentito di verificare come venivano portate avanti le condotte illecite che avevano come obiettivo, quello di ridurre drasticamente i costi di gestione del servizio. Anche la società è stata infatti deferita. Sono stati inoltre acquisiti documenti e carte al Comune di Alcamo che fanno riferimento al servizio di raccolta dei rifiuti. Nella nota dei Carabinieri Forestali si legge che “contestualmente all’esecuzione delle misure restrittive, sono state effettuate perquisizioni personali e locali presso le unità operative della società aventi sede nelle province di Palermo e Trapani che hanno portato al sequestro preventivo dell’area oggetto degli sversamenti, di dieci autocarri adibiti al servizio di raccolta e trasporto rifiuti, nonché di documentazione acquisita anche presso i competenti uffici del Comune di Alcamo. Le indagini hanno consentito di individuare anche gran parte dei soggetti che hanno materialmente concorso alla realizzazione dei reati, risultano infatti indagate, in concorso con gli arrestati, altre otto persone tutte dipendenti della Energeticambiente”.

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