Non è soltanto una questione di soldi. Certo le ex Province regionali siciliane sono state massacrate dalla riforma di Crocetta, sono con l’acqua alla gola e continuano a rischiare il default, ma l’accordo raggiunto tra Stato e Regione siciliana per tenerle ancora in vita va oltre le questioni di carattere economico-finanziario. Per il presidente dell’ANCI Sicilia Leoluca Orlando è comunque un passo avanti: “L’accordo raggiunto tra lo Stato e la Regione Siciliana rappresenta finalmente un primo passo verso una soluzione della fin troppo lunga crisi delle ex Province siciliane. Gli ulteriori 100 milioni che verranno destinati ai Liberi Consorzi e alle Città Metropolitane unitamente all’approvazione di un pacchetto di norme che consentiranno di riprendere la gestione ordinaria e liberare gli investimenti sono certamente una risposta concreta”. Il sindaco di Palermo inserisce anche l’ANCI nell’elenco delle istituzioni che si sono poste il problema: “Si tratta di un risultato che si è potuto ottenere anche grazie al decisivo impegno che l’AnciSicilia ha portato avanti in numerosi incontri di carattere nazionale e regionale. Restano però ancora da definire, sia sul piano finanziario sia sul piano istituzionale, quelle condizioni che possano strutturalmente far riacquisire agli enti di area vasta una funzione strategica sul territorio e consentire loro di poter erogare i servizi”. Per tali ragioni, continueremo, come fatto fino ad ora, ad incalzare il Governo nazionale e il Governo regionale”.
EX PROVINCE, ORLANDO: “BENE L’ACCORDO CON LO STATO MA BISOGNA FARE DI PIU’
9 Maggio 2019
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