Privati e collaborazione tra scali. Dopo gli Stati Generali del Turismo, che si sono svolti ad Erice, e dopo le nuove polemiche sul futuro di Birgi, c’è una soluzione che l’onorevole Eleonora Lo Curto lancia nella mischia per provare a fare chiarezza. La premessa è scontata: “L’aeroporto di Birgi va salvato senza se e senza ma. Occorre mettere al bando lamentele e critiche, a vari livelli, ed agire con un progetto che sappia valorizzare l’aeroporto
ed al contempo il sistema territoriale come polo di attrazione
turistico”. Da qui la proposta della parlamentare marsalese: “Una soluzione concreta per garantire l’esistenza dell’aerostazione coincide sia con l’ingresso dei privati nella compagine societaria di Airgest, sia con la costituzione di un polo unico degli aeroporti siciliani o, in alternativa, di una joint venture con una delle due maggiori aerostazioni siciliane, Palermo o Catania che sia. Non si può immaginare che la più grande
infrastruttura del territorio trapanese sia out, anzi, al contrario,
mi sento cautamente ottimista sull’attività del <<Vincenzo Florio>> per la
prossima stagione estiva, sapendo che già sono programmati una serie
di voli per importanti destinazioni europee ed italiane”. La deputata regionale chiama in causa il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo: “E’ giunto il momento di sollecitare ed incalzare il Comune di Marsala, ente
capofila, affinché con celerità individui altre compagnie aeree cui
affidare ulteriori tratte. Non c’è da piangersi addosso poiché non c’è
un disegno per far morire l’aeroporto di Trapani e con esso il tessuto
economico del territorio. Chi lo pensa è uno stupido e un incosciente,
perché così semina solo il panico”. L’onorevole Lo Curto chiama in causa anche la giunta Musumeci ed il governo nazionale: “Mi attendo dal governo regionale una forte azione, che so già essere in atto, che preveda sia i colloqui per la partnership con le società di gestione aeroportuali di
Palermo e Catania, ma anche il confronto con il Ministero delle
Infrastrutture. Non venga il sottosegretario Santangelo a proporci
ricette che guarda caso sono nel programma di governo del presidente
Musumeci, ma anzi il governo nazionale si metta al lavoro fianco a
fianco con la Regione per scongiurarne la crisi. Anche il Ministro del
Lavoro Luigi Di Maio dovrebbe battere un colpo poiché proprio dal suo
dicastero discendono competenze sulle Camere di Commercio che
potrebbero essere coinvolte nell’azionariato dell’aeroporto Birgi”. La rappresentante dell’Udc prova a fare chiarezza anche su un punto tra i più controversi, quello che riguarda le condizioni finanziarie della società che gestisce l’aeroporto di Birgi: “Sulle condizioni economiche di Airgest ho avuto rassicurazioni sul fatto che la società sia in attivo dal presidente Angius che ho incontrato appositamente. Faccio, dunque, un appello anche al sindaco di Palermo Leoluca Orlando, del quale ho stima nonostante le
differenze politiche, affinché con Gesap che gestisce Punta Raisi si
possa intavolare una serena e seria discussione a vantaggio del
sistema aeroportuale siciliano ed a vantaggio dei siciliani. Occorre
lavorare per fare squadra e per far nascere una nuova primavera che
metta al centro lo sviluppo economico e isoli la politica clientelare
riproposta anche dal governo gialloverde che condanna i siciliani a
partire da questa terra per non farne mai più ritorno. Lo stello
appello sento di rivolgere da presidente del gruppo parlamentare Udc
all’Ars anche al governo Musumeci, che sostengo, per un lavoro
sinergico e di lungo respiro che determini la crescita della Sicilia”.
BIRGI, LO CURTO: “PRIVATI E COLLABORAZIONE TRA AEROPORTI”
16 Aprile 2019
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