Quattro arresti ai domiciliari e 30 soggetti indagati. E’ il risultato dell’operazione “Palude” della Guardia di Finanza di Trapani. Le misure di custodia cautelare riguardano il capo del Genio Civile Giuseppe Pirrello, il dirigente del settore Lavori Pubblici del Comune di Castellammare del Golfo Simone Cusumano e due imprenditori. Il resto degli indagati è stato raggiunto da un avviso di garanzia. I reati contestati, a vario titolo, corruzione, falso materiale ed ideologico e violazione della normativa sugli appalti. Due i procedimenti penali collegati fra loro. La Guardia di Finanza – nella sua nota stampa – sottolinea di avere scoperto “un sistema criminale finalizzato ad assicurare indebite agevolazioni a numerosi soggetti privati ed imprenditori in relazione agli adempimenti in materia di edilizia privata e pubblica di competenza del Genio Civile e dell’affidamento dei lavori pubblici”.
“L’ingegnere capo fulcro del sistema criminale”
Per le Fiamme Gialle era l’ingegnere Pirrello a gestire e garantire il sistema. Lo strumento operativo era uno studio tecnico formalmente intestato al figlio. Le indagini hanno invece accertato che Pirrello “curava, in prima persona, numerose pratiche destinate ad essere trattate per competenza dall’ufficio da lui diretto, assicurandosi un trattamento di favore, con la complicità di alcuni dipendenti dell’ufficio e di liberi professionisti”. La Guardia di Finanza parla di “un’opaca rete di relazioni interpersonali con professionisti, funzionari pubblici e regionali, uffici tecnici comunali ed imprenditori”. C’era dunque una corsia preferenziale per le pratiche che passano dallo studio nelle mani di Pirrello. Un sistema articolato che avrebbe permesso di mettere tutte le carte al loro posto per velocizzare le procedure. In cambio l’ingegnere capo avrebbe ottenuto soldi e favori. La Guardia di Finanza entra nel merito dei “favori”. Un imprenditore “beneficiato” di due lavori di somma urgenza in altrettante strutture di pubbliche amministrazioni avrebbe ricambiato con uno sconto su un credito vantato nei confronti di una società per le energie rinnovabili che, di fatto, era amministrata da Pirrello. Ed ancora: in cambio di due affidamenti diretti per un intervento in un immobile di una pubblica amministrazione l’imprenditore che era riuscito ad ottenerli ha realizzato dei lavori in una delle abitazioni di proprietà dell’ingegnere capo del Genio Civile. Lavori avviati in concomitanza con quelli in un condominio dove è stato registrato un’altra abitazione di proprietà di Pirrello. Qui è scattato il sistema delle fatture gonfiate. Ecco cosa si legge nella nota della Guardia di Finanza: “Gli interventi fatti a casa sono stati coperti dalla somma fraudolentemente imputata al condominio”. Nello stesso filone d’indagine sono finiti nei guai tre imprenditori di aziende di autotrasporti che utilizzavano falsi buoni di prelievo d’acqua senza pagare la tariffa al Comune di Alcamo. Intercettazioni ambientali e telefoniche hanno inoltre accertato l’utilizzo di acqua non potabile al consumo umano in un centro dialisi, nelle scuole e nei bar della città. La Guardia di Finanza ha anche registrato il tempestivo intervento dell’amministrazione comunale che ha modificato le regole per utilizzare l’acqua del serbatoio “Bottino”.
“Il dirigente del III settore agevolava sistematicamente due imprenditori”
L’operazione “Palude” è arrivata anche al Comune di Castellammare del Golfo. Coinvolto il dirigente del settore Lavori Pubblici Simone Cusumano. Il sistema scoperto dalla Guardia di Finanza si poggiava sui lavori di somma urgenza che prevedevano le varianti in corso d’opera. Collegato l’affidamento di appalti pubblici con forti ribassi, nonostante irregolarità nella posizione contributiva. Il “recupero” avveniva attraverso le varianti. In cambio l’ingegnere Cusumano ha ottenuto per sè e per la moglie “utilizzo gratuito di una porzione di terreno di proprietà di una delle società degli imprenditori interessati per installare due campi eolici per la produzione di energia elettrica”.