Si potrà dire di tuttto della Regione e spesso le critiche anche dure sono più che motivate e circostanziate dai fatti, ma sull’aeroporto di Birgi, finora, non ha sbagliato un colpo, delineando una strategia per il suo rilancio. Si occupa di Birgi dal 2013, quando subentrò all’ex Provincia regionale rilevando le sue quote in Airgest, la società che gestisce lo scalo trapanese: circa il 49%. Oggi controlla il 99,93% delle azioni, dopo la scelta dei privati di lasciare. Ha dovuto affrontare la crisi del co-marketing – sistema che ha tenuto in piedi l’aeroporto – ed ha trovato una soluzione dopo un bando azzerato dal ricorso al Tar dell’Alitalia e dopo una serie di verifiche tecniche ed amministrative per non incappare in un’altra bocciatura o nell’accusa di violare le leggi europee con un aiuto di Stato. Il decreto dello scorso 31 maggio, che porta la firma dell’assessore al Turismo Sandro Pappalardo, ha ridefinito le risorse per “finanziare interventi a sostegno delle attività di promozione del territorio svolte dai Comuni al fine di favorire l’incremento delle presenze turistiche nel territorio regionale, tenuto conto delle potenzialità di sviluppo turistico degli ambiti territoriali in cui sono ricompresi gli aeroporti di Trapani e Comiso”. La Regione ha previsto una programmazione triennale, 2017-2019, che si è trasformata per le questioni aperte in 2018-2020. A fine 2016 una legge regionale ha stanziato i fondi da trasferire ai Comuni, con una ripartizione annuale che prevede il 72,70% per Birgi ed il 27,30% per Comiso. Nel 2017 ha stanziato in bilancio 5 milioni e 500 mila euro. Dunque 4 milioni per Birgi ed un milione e mezzo per Comiso. Nel 2018 le risorse salgono a 6 milioni di euro ed a 6 milioni e mezzo per il 2019. Il decreto Pappalardo fa riferimento anche al 2020 con altri 6 milioni e mezzo di euro. L’intervento finanziario annuale è stato ripartito tra i Comuni che, nei due ambiti, Birgi e Comuni, hanno manifestato la loro volontà di sostenere – per Birgi di continuare a sostenere – i due scali. Per quanto riguarda l’ambito trapanese sono soltanto 11 su 24. In particolare: Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi-Segesta, Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Custonaci, Favignana, Marsala, Paceco, Salemi e Valderice. Il sistema di utilizzo delle somme prevede la firma – prevista per il prossimo 7 giugno – di una convenzione da parte delle amministrazioni locali. La Regione trasferirà ai Comuni, in quota parte, rispetto alle presenze turistiche, le risorse assegnate. A loro volta, i Comuni faranno la stessa cosa rispetto alla loro amministrazione capofila. Nel caso di Birgi si tratta del Comune di Marsala. L’amministrazione Di Girolamo, dopo avere approvato una delibera ad hoc, trasferirà l’intero stanziamento triennale, alla centrale unica di committenza “Trinakria Sud” di Comiso, che ha dunque funzioni di stazione appaltante. Da qui il via libera alla gara per definire il co-marketing 2018-2020. Lo stesso vale per i Comuni dell’ambito territoriale che comprende l’aeroporto di Comiso. L’assessore regionale alle Attività Produttive Mimmo Turano alza però l’asticella: “Il bando è un risultato importante che è stato possibile grazie al lavoro sinergico con Paolo Angius, Elena Ferraro e tutta Airgest, ma non può considerarsi esaurito l’impegno del governo Musumeci per garantire una piena operatività dello scalo, una concreta attenzione al territorio ed al suo sviluppo ed al diritto alla mobilità dei cittadini”. La Regione deve infatti sviluppare una strategia per il risanamento dell’Airgest. E’ già intervenuta più volte negli aumenti di capitale ed ha anche stanziato nuove somme per ripianare i debiti. In questo contesto s’inseriscde il confronto sulla privatizzazione dello scalo, così come previsto dal Piano Nazionale di settore, ed il progetto del Polo aeroportuale della Sicilia Occidentale con l’aeroporto di Palermo. “Ai dati del mese di aprile, che hanno fatto registrare un decremento del 90% dei passeggeri per lo scalo di Trapani-Birgi – ha concluso Turano -, potevamo reagire soltanto creando tutte le condizioni per far ripartire, al più presto, le nuove rotte aeree”. Il bando triennale per Birgi è di circa 17 milioni di euro. 13.812.000 euro della Regione, 915.000 euro degli undici Comuni trapanesi, 2.500.000 euro dell’ex Provincia che avrebbero trovato la via amministrativa per essere utilizzati a favore del co-marketing.
BIRGI, VIA LIBERA AL BANDO PER IL CO-MARKETING. TURANO: “L’IMPEGNO DEL GOVERNO MUSUMECI CONTINUA”
2 Giugno 2018
Notizie Correlate