GALLUFFO: “SI FACCIA CHIAREZZA SU ERICE PRIMA DELLE ELEZIONI A TRAPANI”

30 Maggio 2018

L’inchiesta sul Comune di Erice preoccupa il candidato sindaco di Trapani Vito Galluffo: “Le indagini che riguardano Erice potrebbero travolgere la città di Trapani. Che la magistratura faccia chiarezza”. L’avvocato conferma la sua cultura garantista ma dice anche che in politica devono essere osservate altre “regole”. E prova ad essere più chiaro: “Io sono per natura un garantista, lo riprova la mia professione. Ma quel certo tipo di garantismo in politica non funziona, soprattutto in questa fase, con la città di Trapani devastata da incapacità di natura politico amministrative e da altri tipi di errori”.Galluffo entra nel merito delle vicende ericine: “Le indagini che hanno travolto il comune di Erice sono ormai notorie. L’acquisizione di atti e delibere da parte della polizia giudiziaria su tutta una serie di incarichi dati a professionisti ed imprenditori sono la prova che c’è sicuramente qualcosa di poco chiaro. Ci sono sicuramente degli accertamenti da fare, ma i fatti sono sicuramente di una certa gravità. Una situazione questa, che potrebbe ripercuotersi in maniera negativa sulla nostra città”. Il candidato sindaco collega le indagini al Comune al voto a Trapani e finisce per fare una richiesta, quella di fare presto nell’accertamento della verità e dei fatti. Sono i tempi della giustizia che finiscono per preoccupare l’avvocato: “Sono sicuro che le Forze dell’Ordine, la Procura e la Magistratura a cui va tutto il mio rispetto per l’attività e la serietà con cui sempre espletano la loro attività non tarderanno e non si sottrarranno a dare risposte alla città, perché noi trapanesi abbiamo bisogno di chiarezza. Abbiamo bisogno di sapere il perché di queste indagini che non sono spuntate ieri ma che sicuramente partono da lontano. Trapani, se dovesse succedere qualcosa ad Erice, pagherebbe un prezzo troppo alto”. Galluffo prova a chiudere il cerchio ed a motivare la sua “fretta”. Non poteva essere più chiaro: “Se vi sono politici, candidati di qualsivoglia natura e su qualunque versante su cui ci sono elementi o prove che questi personaggi sono corrotti o corruttori, si ha il dovere di dirlo prima, di farlo sapere prima delle elezioni”.Ed ancora e per concludere: “Se non c’è nulla, che si chiarisca. Non si può affidare alle incertezze una campagna elettorale soprattutto dopo il disastro delle passate elezioni che ha consegnato la città nelle mani del commissario facendo pagare le spese ai cittadini”.

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