EMERGENZA CALDO, CGIL E UIL: “SCHIFANI INTERVENGA PER FERMARE LE ATTIVITA’ DI LAVORO PIU’ A RISCHIO”. VENERDI’ SIT IN

25 Luglio 2023

Temperature che rendono il lavoro quasi impossibile, sicuramente da regolamentare in questa fase d’emergenza. Cgil e Cisl sono pronte al sit-in che si terrà venerdì mattina davanti alla Prefettura di Trapani. Si tratta di una mobilitazione unitaria indetta dalle due organizzazioni regionali ed ha come controparte il Presidente della Regione Renato Schifani. La richiesta è quanto mai chiara: “L’emanazione immediata di una ordinanza di sospensione delle attività lavorative nelle ore più calde”. Rivendicazione che sarà ribadita nei sit-in di venerdì che si terranno in tutti capoluoghi di provincia dell’Isola. Il sindacato mette le cose in chiaro: “Le temperature roventi degli ultimi giorni ci dicono come siano necessarie misure urgenti contro il caldo-killer, che non permette di sostenere il carico di lavoro soprattutto per chi è occupato in settori come edilizia e agricoltura, solo per fare degli esempi. Dalla Regione ci aspettiamo fatti concreti”. Per i segretari provinciali Tommaso Macaddino (Uil) e Liria Canzoneri (Cgil) “con i presidi di venerdì prossimo in tutta l’Isola, Cgil e Uil intendono rispondere al silenzio e all’inerzia preoccupanti con cui le istituzioni pubbliche stanno rispondendo agli appelli e alle denunce che i sindacati hanno lanciato e continuano a fare di fronte alla crescita esponenziale delle minacce a salute e sicurezza nei campi, nei cantieri, nelle fabbriche”. Ed ancora: “Sembra paradossale il modo in cui viene gestito il rischio da choc termico nei luoghi di lavoro in Sicilia. Non basta il decreto legislativo 81/2008 che in tutta Italia individua misure di prevenzione e protezione da adottare in presenza di ondate di calore estreme. È necessaria un’ulteriore ordinanza del presidente della Regione che preveda, in condizione di allerta per elevate temperature e percentuali di umidità, la sospensione di tutte le attività nei settori a rischio dalle 12 alle 16. Ci auguriamo che il Presidente Schifani non tardi ancora nemmeno un giorno in modo da scongiurare la possibilità di assistere all’ennesima tragedia”.

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