REFERENDUM MISILISCEMI, COMITATO PER IL NO: “RINVIARE LE ELEZIONI COMUNALI DI TRAPANI”

28 Maggio 2018

La delusione è forte e palpabile. Così come forte è la “proposta”che emerge dopo l’esito del referendum per l’istituzione del Comune di Misiliscemi. Nelle 8 frazioni (Salingrande, Rilievo, Guarrato, Palma, Locogrande, Marausa, Fontanasalsa e Pietretagliate) è stato raggiunto il quorum ed il Sì è stato schiacciante, Ha infatti sfiorato il 90%. Nel resto della città è stata schiacciante l’astensione dal voto. Così come schiacciante è stato il disinteresse per la posta in palio. Ora il Comitato per il No, dopo aver preso atto dei numeri e delle percentuali, è passato al contrattacco. Mette sotto accusa i candidati sindaci per la loro linea soft sul referendum. Talmente soft da – secondo il Comitato – non avere dato alcuna indicazione per la paura di perdere voti e da tenere gli elettori lontani dai seggi. Ma è sul rinvio delle Comunali del 10 giugno che il Comitato lancia la sua nuova sfida. “Ci si chiede – si legge in una nota – come possano, a questo punto, ritenersi legittime elezioni amministrative che comprendono un corpo elettorale ormai deliberatamente estraneo. Con quale diritto gli elettori residenti nel territorio di Misiliscemi possono determinare le scelte politico istituzionali del Comune da cui hanno deciso di emanciparsi? Il decreto con cui sono state indette le prossime elezioni amministrative investe una città di Trapani diversa da quella che si configura oggi, risultati del referendum Misiliscemi alla mano”. Per il Comitato c’è un elemento di grande preoccupazione: “Il corto circuito amministrativo rischia, una volta definiti i rapporti amministrativi, di determinare tra un anno se non addirittura tra qualche mese l’indizione di nuove elezioni”. Da qui la “proposta”: “Si ritiene certamente più opportuno provvedere sin d’ora alla definizione dei due confini territoriali e successivamente consentire il corretto svolgimento delle elezioni senza rischi di interruzioni drastiche del mandato elettorale”. Il Comitato per il No riconosce la vittoria dell’altro fronte ma con una puntualizzazione: “Prendiamo atto dell’esito del referendum che ha visto prevalere la volontà di distacco dell’area di Misiliscemi. Bisogna riconoscere l’impegno del Comitato per il SI che con caparbietà è riuscito a conseguire il risultato auspicato anche se è d’obbligo precisare come ad essere stato raggiunto è il quorum elettorale del 50%+1 e non la maggioranza assoluta dei residenti in quelle zone”. Nelle otto frazioni il corpo elettorale era di 7.209 aventi diritto al voto. Il quorum del 50%+1 era a quota 3.606. I votanti sono stati 3.752, pari al 52,04%. Il Sì ha ottenuto 3.336 voti, pari all’89,51%, il No si è fermato a 391, pari a 10,49%. Nel resto della città quorum lontano perché ha votato soltanto il 7,19% del corpo elettorale. Il Comitato del No era presieduto da Maurizio Miceli.

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