LA LEGA DI TRAPANI CONTRO MATTARELLA. IL PD DI MARSALA AL FIANCO DEL CAPO DELLO STATO

28 Maggio 2018

La Lega di Trapani scende in piazza. Anzi, parte da una Piazza. Oggi, alle 16,30, una sua rappresentanza sarà a Piazza Martiri d’Ungheria per dirigersi poi in Via Orti ed in Via Archi per parlare con i cittadini e per denunciare “uno dei più grandi attacchi alla libera espressione degli elettori che l’Italia sta vivendo”. Il fallimento del governo Lega-Cinquestelle, con la rinuncia del premier incaricato Giuseppe Conte ha determinato la reazione dei due partiti. La Lega ha scelto di scendere in piazza, dove e quando possibile, i grillini si stanno organizzando ma già il loro leader Di Maio ha lanciato la “crociata” contro il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ipotizzando la richiesta di messa in stato d’accusa perché avrebbe fatto fallire il primo governo giallo-verde per assecondare i veti di Paesi dell’Unione Europea sulla nomina di Paolo Savona a Ministro dell’Economia: il professore che ha teorizzato l’uscita dell’Italia dall’euro di fronte alla mancanza di cambiamenti nel governo del sistema UE. Il candidato sindaco della Lega Bartolo Giglio ha provato a tenere unite le vicende romane con il referendum per il Comune di Misiliscemi: “La comunità di Misiliscemi ha deciso. Avevamo detto in campagna elettorale che avremmo rispettato la volontà dei cittadini, pur non condividendo la tempistica in questo momento di difficoltà economica. La Lega è un partito territoriale a difesa degli interessi identitari e non può  non sottolineare e condividere la rabbia dei cittadini di Misiliscemi, manifestata alle urne ieri nell’essere stati abbandonati da una politica miope degli ultimi anni. Per questo motivo chiediamo ai trapanesi di ribellarsi, di manifestare la contrarietà ad un sistema di potere che ci vuole asserviti alle vecchie logiche, votando Lega il 10 giugno per rompere finalmente con il passato. Lo dico anche in considerazione del caos istituzionale che i poteri forti extranazionali stanno creando nel nostro Paese. E’ il momento di dire basta! Nelle ultime due settimane invaderemo le strade e le vie di Trapani per condividere questa rabbia con i cittadini”. Di tutt’altro avviso il Pd di Marsala che invece si schiera a spada tratta con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In una nota dei Dem si legge che “Il presidente Sergio Mattarella dopo ottanta giorni di tentativi, ieri ha applicato la nostra Costituzione, quella che delle forze politiche che oggi urlano all’impeachement hanno definito, giustamente, bellissima. Sergio Mattarella ha semplicemente difeso l’interesse superiore della nostra Nazione, evitando evidenti ripercussioni gravi di ordine finanziario che avrebbero fatto ripiombare il nostro paese in una crisi economica e finanziaria in grado di compromettere il benessere reale di tutti i cittadini. I diktat e le minacce delle forze politiche incaricate di proporre una squadra di governo hanno dimostrato quanto queste stesse forze non abbiano realmente voluto fare sintesi e proporre delle alternative su suggerimento della più alta carica di garanzia che il nostro ordinamento sancisce. La democrazia è fatta di regole. Chi non le rispetta si colloca fuori dal sistema democratico repubblicano. Sono gravi e inaccettabili gli attacchi provenienti dalle forze politiche che dovevano governare il nostro Paese, al Presidente della Repubblica, unici responsabili di una crisi istituzionale senza precedenti. Chi ha buon senso non dovrebbe aizzare le folle alimentando scenari drammatici”.

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