TRAPANI, SAVONA: “RITIRO LA MIA DISPONIBILITA’ A CANDIDARMI A SINDACO”

9 Aprile 2018

Anche Pietro Savona si tira fuori dalla candidatura a sindaco di Trapani. Con una nota ha deciso di ufficializzare una scelta che dice di aver maturato la scorsa settimana. Il leader di “Trapani Svegliati” ritiene che non ci siano più le condizioni per portare avanti un suo impegno diretto e, soprattutto in prima linea, al governo della città. Savona, con il tavolo del “Crystal” aveva provato a sondare gli altri movimenti per definire un progetto civico da proporre alla città nelle elezioni di giugno, ma il confronto non è stato in grado di definire una sintesi e di conseguenza – dopo le scelte di ogni singolo protagonista – ha dovuto registare l’assenza dei pressupposti politici che lo avevano determinato. Savona ha partecipato e partecipa al dibattito interno al Pd che non ha ancora preso posizione sul voto. Delle tre soluzioni che i Dem esprimevano, anche se con candidature autonome e civiche, ne è rimasta in piedi soltanto una. Savona ha scelto di tirarsi fuori dalla mischia con il documento inviato oggi alla stampa. Enzo Abbruscato lo aveva fatto prima annunciando il suo sostegno a Giacomo Tranchida, che l’unico dei tre Dem – senza tuttavia il sostegno del Pd, ancora in divenire – a rimanere in corsa. Candidato sindaco con la tessera di partito del Pd è pure l’ex editore Peppe Bologna, che aveva dato la sua disponibilità a partecipare ad eventuali primarie di coalizione. L’annuncio di Savona è arrivato a 24 ore da un post su Facebook dell’onorevole Baldo Gucciardi che invitava ed invita il Pd a prendere posizione a sostegno di Tranchida ed a partecipare al suo progetto civico.

La nota di Savona

A seguito di approfondita ulteriore riflessione comunico la volontà di revocare la disponibilità alla candidatura a sindaco per le prossime elezioni amministrative del Comune di Trapani. Tale decisione, assunta già la scorsa settimana di concerto a numerosi sostenitori, è stata già da tempo resa nota ai vertici del PD ed a numerosi iscritti e dirigenti, perché potessero prenderne atto. La proposta politica presentata alla cittadinanza nelle amministrative dello scorso anno era fortemente caratterizzata da un programma costruito con i cittadini dopo una attenta analisi delle criticità e dei fabbisogni, ed una rivisitazione dei punti di forza e degli interventi prioritari che guardavano ai bisogni dei quartieri, al disagio sociale, ed alle prospettive di programmare le risorse ai fini di una vera programmazione in tutti i settori (rifiuti, energia, urbanistica, servizi sociali) a favore della città e dei cittadini e non solamente di alcuni. Alla base di ciò la proposta era orientata, attraverso iniziative già individuate nel programma, alla coerenza rispetto alle problematiche della lotta alla corruzione e della criminalità organizzata ad un reale cambiamento anche delle modalità di gestione della cosa pubblica; in funzione di ciò abbiamo inteso rifiutare ogni intesa con altri candidati, responsabili delle amministrazioni cittadine degli ultimi anni, oltretutto coinvolti in vicende giudiziarie che imponevano di porre particolare attenzione sulla questione morale che, anche adesso, deve essere posta alla base di ogni programmazione futura. Ancora oggi sarebbe auspicabile effettivamente rimanere lontani da personaggi interessati da gravi fatti giudiziari, fintantochè tali fatti non siano risolti. La scelta stessa degli Assessori (Bartholini, Foderà, Gabriele, Polizzi, Scalabrino), avvenuta tra persone di comprovata capacità e di indiscussa moralità, espressione di quella società che vuole cambiare e liberarsi da qualunque forma di spartizione da “manuale cencelli”, è stata un concreto segnale di cambiamento delle vecchie “regole” a favore di un’altra politica che i cittadini hanno ben compreso tributando una notevole messe di voti malgrado gli inviti al non voto di tutti gli altri partiti; non abbiamo cercato accordi a tutti i costi anzi abbiamo rifiutato le proposte provenienti da ambienti non ritenuti consoni che, successivamente, hanno preferito la città commissariata di oggi. Ad avviso dello scrivente, oggi non esistono le condizioni per riproporre, personalmente, una esperienza di quel tipo anche se rimane l’augurio che i principii del cambiamento auspicato possano trovare luogo nei programmi e nella concezione di altri concorrenti.

                                                                                                                                 Pietro Savona

 

 

 

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